Correttezza, stipendio e ritiro licenziamenti: le richieste Uil a Gimar e TuoDì foto

Più informazioni su

La vicenda dei supermercati Tuodì si arricchisce di un nuovo triste capitolo al quale i lavoratori non vogliono soggiacere, il licenziamento di altri due dipendenti dei supermercati marchio Tuodì gestiti dalla Gimar. Questa mattina i lavoratori di Pontedera e Agliana hanno scioperato dopo che i due capi negozio si sono visti notificare il licenziamento per mail giovedì scorso. Hanno scioperato e hanno picchettato per tutta la mattina di sabato il negozio che è stato aperto dal titolare della Gimar e da un altro lavoratore del gruppo. Le rivendicazioni sul piatto sindacale sono molte ma al primo posto c’è la richiesta della correttezza verso i dipendenti che sono ancora a lavorare e la correttezza nei modi di fare le cose.

“I licenziamenti – dice la Uil – sono stati comunicati prima ai colleghi e poi ai diretti interessati. L’atteggiamento dell’azienda é inaccettabile”. “Tanto più,- proseguono ancora i sindacati – che non hanno dato le buste paga da luglio neppure all’ispettorato del lavoro. La Gimar adesso ha creato societá parallele: gli scontrini non escono come Gimar. Noi chiediamo il reintegro dei licenziati o comunque un tavolo per affrontare le problematiche dei licenziati e dei lavoratori. Non ci hanno mai risposto. Quello che vogliamo chiedere è anche che TuoDì si prenda a carico i lavoratori Gimar che prima erano TuoDì e che poi sono transitati con l’affitto di ramo di azienda. C’é un’obbligazione in solido anche per Tuodì e chiediamo che venga rispettata”. Intanto i licenziamenti sono stati impugnati. “C’é stata una prima udienza preliminare per la riscossione degli stipendi perché noi abbiamo presentato una richiesta di decreto ingiuntivo con lo scopo di ottenere per i lavoratori il pagamento dei crediti certi, ovvero stipendi e quattordicesime”. La Gimar che gestisce le macellerie e le gastronomie interne ai negozi Tuodì, infatti ha fatto a questo punto ben 81 licenziamenti fuori da ogni tavolo sindacale stando la racconto dei sindacalisti impedendo in questo modo ai lavoratori di poter accedere agli ammortizzatori sociali.
I lavoratori dopo il picchettaggio sono stati ricevuto in comune dal vicesindaco di Pontedera Angela Pirri che si è presa l’impegno di seguire la vertenza sindacale sia a livello locale che nazionale.
Ora secondo alcune indiscrezioni sempre di natura sindacale sembrerebbe che nei negozi Tuordì della provincia di lucca presto possano riaprire anche la gastronomie e le macellerie sotto la gestione di una nuova ragione sociale, da capire se di questa nuova farà parte anche la Gimar di Pontedera.

 

Gabriele Mori

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.