Sull’auto rubata a Empoli da usare come ariete, due nei guai

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L’auto sulla quale viaggiavano è risultata rubata da una concessionaria di Empoli. Ieri mattina 15 marzo, la Polizia di Stato ha sottoposto a fermo due cittadini rumeni di 32 e 33 anni accusati di ricettazione in concorso. Il giorno prima, i due erano stati sorpresi da agenti del commissariato di Rifredi a bordo di un’auto di grossa cilindrata rubata domenica sera ad una concessionaria di Empoli, dopo che i ladri erano riusciti a sfondare parte del muro di cinta del piazzale esterno della società.

I fermati, entrambi già noti alle forze dell’ordine, sono stati rintracciati nei pressi di un’abitazione a Pieve a Nievole nel pistoiese, dove erano ospitati da connazionali. Gli uomini della Squadra di polizia Giudiziaria del Commissario di Rifredi erano sulle loro tracce dal primo pomeriggio di mercoledì, quando in viale Guidoni avevano intercettato l’auto rubata. Il veicolo sospetto, pedinato con discrezione dagli agenti, ha sfrecciato ad alta velocità per le periferie fiorentine e sull’autostrada, fino ad arrivare in serata a Pieve a Nievole. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ieri la coppia avrebbe effettuato alcune soste durante il tragitto, provando anche a mettere a segno un colpo su un rimorchio parcheggiato sulla Provinciale Lucchese. Per questo episodio, ripreso in gran parte dalle videocamere di sorveglianza di una ditta della zona, i due sono stati denunciati anche per tentato furto in concorso: il rimorchio è stato forzato ma al momento, secondo il proprietario, non sembrerebbe mancare niente al suo interno. Una volta individuata la loro dimora fuori Firenze, gli agenti del Commissariato di Rifredi si sono organizzati e, nella mattinata di ieri, insieme ad una volante del Commissariato di Montecatini, hanno bloccato e controllato i due. La polizia ha recuperato e restituito al legittimo proprietario l’auto rubata. Sul mezzo era stato montato un gancio traino, mentre al suo interno sono stati trovati due estintori, guanti da elettricista e un cavo da traino. Gli inquirenti non escludono che l’attrezzatura rinvenuta all’interno dell’auto rubata potesse essere verosimilmente destinata a tirare giù cancelli o recinzioni – usando il gancio traino e il cavo – e ad infrangere le vetrine dei negozi utilizzando, come già riscontrato in altre vicende, gli estintori come veri e propri “arieti”.

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