Ticket sanitario 7mila evasori, in arrivo le sanzioni

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Sono 7216 i cittadini che nel 2014, secondo i controlli del Ministero della finanze, incrociati con quelli scaturiti dagli archivi della Asl Toscana Centro, quindi delle vecchie Asl di Empoli, Prato Pistoia e Firenze hanno ‘evaso’ il ticket e che ora stanno ricevendo i verbali di accertamento, che merita ricordarlo per come è impostata la legge oggi, contestano al cittadino la violazione dell’articolo 316 ter del codice penale, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

Un reato che può essere oblato con la restituzione dell’importo della prestazione percepita e con il pagamento di una sanzione. La maggior parte della violazioni riguardano esenzioni ticket non dovute o classi di reddito sbagliate che hanno generato il diritto a una riduzione della parte del costo del servizio a carico del cittadino.
Si tratta di un controllo su esenzioni con codici E01, E02, E03, E04 che hanno prodotto esito “negativo” rispetto ad una o più condizioni attestate, come ad esempio il reddito del nucleo familiare che risulti superare la soglia prevista o lo stato di disoccupato/pensionato al minimo che non risulti effettivo.
Le situazioni con esito “negativo” sono state comunicate all’Azienda Sanitaria dal Ministero della Economia e Finanze, avvalendosi delle banche dati di Agenzia delle Entrate, Inps e Ministero del lavoro.
Se si decide di pagare entro 60 giorni dalla notifica riconoscendo l’errore. In alternativa, il cittadino ha tempo 30 giorni dal ricevimento del verbale per presentare argomentazioni e documentazione difensiva, (una sorta di controdeduzione). Nel verbale è indicato il codice di esenzione che ha prodotto un esito “negativo” al controllo ed una breve sintesi della motivazione. Sono riportate tutte le istruzioni da seguire e le modalità per contestare. E’ possibile farlo di persona, inviando una mail o un fax utilizzando il modello allegato al verbale. Ogni ambito territoriale dell’Azienda Sanitaria: Firenze, Prato, Empoli e Pistoia ha a disposizione dei cittadini un Ufficio per il recupero crediti.
Nel caso di contestazione viene effettuata un’accurata istruttoria. Se le motivazioni presentate e la relativa documentazione sono corrette ed esaustive, il procedimento viene archiviato senza alcun addebito per il cittadino. Nel caso in cui il cittadino non provveda al pagamento o non contesti quanto notificato, riceverà un’ordinanza ingiuntiva con una sanzione che potrà essere triplicata con aggravio delle spese accessorie come previsto dalla normativa. L’attività di recupero crediti e di applicazione delle sanzioni da parte delle Aziende Sanitarie è sempre più rigorosa anche a seguito della normativa regionale che disciplina il procedimento dei controlli e di recupero a cui le Aziende sono tenute in modo da sanzionare comportamenti non rispettosi delle risorse pubbliche destinate alla Sanità.

 

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