Donne non più sole con i consultori. L’impegno di Lilith

Circa 85mila donne ogni anno si rivolgono alle oltre 40 strutture consultoriali dell’Azienda Usl Toscana nord ovest e lo fanno in tutte le fasi della loro vita attraverso percorsi dedicati. Dai dati 2018 del Centro Aiuto Donna Lilith dell’Empolese Valdelsa, inoltre, sono stati 215 i contatti con donne che si sono rivolte ad uno degli sportelli Lilith sul territorio e 89 le prese in carico. Poi, 778 colloqui di assistenza psicologica, 61 di consulenza legale, 55 di orientamento al lavoro. Inoltre, 28 donne e 30 bambini sono stati accolti nelle case rifugio, 6 donne e 9 minori sono stati invece accolti nelle case di seconda accoglienza e sono state 594 le ore di supporto a minori vittime di violenza assistita. Il dato del sostegno alle donne è ovviamente parziale, perché tanti e diversi sono enti e associazioni ai quali è possibile rivolgersi. Non c’è da festeggiare, oggi 8 marzo. Ma da ascoltare, capire a approfondire.

 

Perché la violenza è un pericolo attuale quanto la discriminazione femminile. Le eccezioni sono sempre di più – e questo è un bene – ma la cronaca continua a raccontare aggressioni a sfondo sessuale e femminicidi compiuti con una superficialità crescente. Quasi come da quelle cose si potesse tornare indietro. Quasi come qualcuno, di quelle situazioni possa giovarsi. Parlare, allora, è un buon punto di partenza, a prescindere da quale sia l’argomento. Perché i fattori in campo quando si parla di emancipazione femminile sono tanti e diversi. E comprendono la violenza in generale – e non solo di genere -, ma anche il diritto di scegliere, avendo più informazioni possibile a disposizione. 
“Dei circa 90mila utenti che ogni anno registriamo ai nostri Consultori – spiega Rosa Maranto, responsabile aziendale del servizio per l’Azienda Usl Toscana nord ovest – la maggior parte sono donne e portano a circa 200mila accessi con oltre 230mila prestazioni. All’interno delle nostre strutture, presenti in tutte le dieci zone distretto, lavorano gruppi collaudati, formati da equipe multi professionali con ostetriche, ginecologi, assistenti sociali e psicologi che operano in stretta collaborazione con gli enti locali e in rete con le altre Strutture territoriali e ospedaliere. Il Consultorio è presente, come servizio di ascolto e aiuto e di tutela della salute, per donne, giovani, famiglie, con particolare attenzione ai soggetti più fragili”.
La storia dei consultori parte da lontano: il servizio è stato istituito con la legge 405 del 1975, quindi tre anni prima del servizio sanitario nazionale, percorrendo una strada lunga che ha saputo adattarsi a tutti i cambiamenti sociali e sanitari per mantenersi giovane ed efficace. Le attività spaziano nei campi più disparati andando dalla procreazione responsabile e contraccezione al sostegno alla genitorialità, dal percorso nascita alle difficoltà procreative, dalla interruzione volontaria di gravidanza alla prevenzione del tumore del collo dell’utero e delle malattie sessualmente trasmissibili, dai problemi di coppia alla violenza e al disagio psicologico e sociale. “Tra i grandi meriti del consultorio – continua Maranto – c’è sicuramente quello di avere da subito creato un clima di apertura che ha fatto sentire accolte generazioni di donne e in generale di utenti. I servizi, quasi tutti gratuiti, sono per la maggior parte svolti ad accesso diretto, quindi senza necessità di richiesta del medico curante, assicurando sempre una prima accoglienza. I Consultori rappresentano una delle rappresentazioni più conosciute e apprezzate della sanità territoriale ovvero di quella assicurata al di fuori degli ospedali”.
Che può contare anche su una rete fitta di enti e associazioni. 
Il prima citato centro Lilith, per esempio, nel 2018 ha implementato 4 progetti sul bullismo e sulla violenza di genere. Come Sos relazioni a Empoli che ha coinvolto 160 ragazzi delle scuole medie e 140 delle elementari, Io non bullo per 130 ragazzi delle scuole medie di Certaldo, Luci ed ombre che a Fucecchio ha coinvolto 25 ragazzi delle medie e 50 delle superiori e Rosa blu a Castelfiorentino, con 170 ragazzi delle superiori. 

 

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