Truffe agli anziani, il prefetto chiede impegno dei sindaci

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Gli anziani che vivono da soli sono in aumento e la loro condizione li rende una fascia di popolazione potenzialmente vulnerabile alle truffe. Muove da questi due presupposti la nuova campagna di prevenzione messa in piedi dalla prefettura di Pisa con Anap, l’associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato.

Ad illustrarla queta mattina 30 luglio a palazzo medici è stato il prefetto Giuseppe Castaldo che ha spiegato come: “L’obiettivo è consolidare un più stretto rapporto tra questa fascia, sempre più numerosa, della popolazione e i responsabili della sicurezza, incentivando comportamenti di auto protezione in grado di ridurre il rischio di vittimizzazione. Lo scopo naturalmente è di supportare più efficacemente gli anziani sul tema della sicurezza, fornendo informazioni, consigli utili e regole prudenziali per difendersi dai malintenzionati, rassicurandoli sulla sensibile attenzione delle Forze dell’ordine, delle amministrazioni locali e del mondo associativo”.
Le conseguenze di simili condotte criminali non sono solo di carattere patrimoniale ma innanzitutto di ordine psicologico. Per non pochi anziani, infatti, l’esperienza vissuta finisce per incidere sul proprio stile di vita, alimentando un senso di insicurezza e di timore. “In questa ottica – spiegano ancora alla prefettura di Pisa – è apparso opportuno valorizzare l’apporto dei comuni nell’organizzazione di un calendario di momenti di incontro, programmati a livello provinciale con l’intervento di Confartigianato e con la partecipazione delle Forze di polizia e delle autorità locali. Nel corso di questi eventi, potranno essere distribuiti vademecum e depliant, con suggerimenti e accorgimenti da adottare per difendersi dai rischi di truffe o raggiri che potrebbero verificarsi in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici o utilizzando Internet.
Il messaggio da veicolare agli anziani è quello di rivolgersi sempre con fiducia alle forze di polizia per segnalare atteggiamenti sospetti e situazioni di pericolo, alimentando inoltre una maggiore consapevolezza della necessità di denunciare eventuali reati subiti.
“E’ di strategica importanza – ha detto ancora il Prefetto – valorizzare l’apporto integrato che i vari soggetti in campo possono dispiegare nella lotta ad una pratica criminale che risulta particolarmente odiosa. Sono queste iniziative che danno concreto corpo alla sicurezza partecipata, quale strumento organico per convogliare il contributo di tutti sul comune obiettivo di elevare i livelli di sicurezza e, per questa via, la complessiva qualità della vita”. Il Prefetto ha, quindi, chiesto agli enti locali la disponibilità a predisporre punti informativi per gli anziani anche nelle piazze e nei mercati.

 

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