Infrastrutture, Cna Pisa detta le priorità

Infrastrutture, serve un’accelerazione. Lo dice il presidente di Cna Pisa, Matteo Giusti, presentando un lungo elenco di priorità “per completare il gap accumulato in anni di discussioni infinite, di rinvii, di indecisioni e di investimenti con il contagocce”.

“Le disattenzioni – dice Giusti – rispetto al nostro territorio si sono verificate da parte di molti soggetti, ministero infrastrutture in primis, ma anche da parte degli altri enti che devono curare la parte infrastrutture. Infrastrutture che sono allo stremo, datate, poco manutenute, da potenziare e perfino da completare come dimostra il clamoroso caso del buco di quasi un centinaio di chilometri, dell’autostrada Tirrenica”.
“In Toscana si è investito molto – prosegue il presidente – ma non sulla costa ed ora è il momento di invertire la tendenza. Abbiamo partecipato al tavolo di confronto per le infrastrutture del territorio pisano ed anzi rivendichiamo con un certo orgoglio che siamo stati fra i promotori di questo dibattito di cui si è fatta carico la Camera di Commercio. Le nostre priorità sono pertanto quelle già indicate con chiarezza dal documento che ha sintetizzato i lavori del tavolo:investimenti ferroviari sull’asse Pisa-Firenze e su rete secondaria locale per un servizio di area metropolitano costiera; riqualificazione della FiPiLi come primo, urgente intervento su una rete viaria che vede troppi tratti inagibili e troppi ponti non percorribili; interventi di adeguamento e ripristino nella parte meridionale del territorio pisano con interventi urgenti per ferrovia Saline di Volterra-Cecina e su almeno gli assi strategici di viabilità stradale cioè la regionale 68 e la regionale 439”.
“Altri nostri cavalli di battaglia – conclude Giusti – sono noti: tipologia di gare che evitino i massimi ribassi, privilegiare le procedure che non escludano a priori il tessuto locale e criteri che invece valorizzino il rispetto dei tempi e la qualità esecutiva. Su questi criteri le nostre imprese non sono seconde a nessuno ed hanno anzi l’interesse a fare presto e bene per poter di nuovo cimentarsi in altre opere. Al contrario della logica dei massimi ribassi che impone di stiracchiare, esasperare all’infinito procedure e costi per far tornare dei conti che invece non possono tornare viste le misure abnormi dei ribassi osservati in molte troppe, gare. Tali indicazioni sono state inviate sia ai rappresentanti del territorio presso il Consiglio Regionale che al Parlamento di tutte le forze politiche. Tutti quindi sono investiti di questa responsabilità, ed in questa direzione alle imprese interessa poco se è prevalente il ruolo di uno rispetto ad un altro”.
“Per noi contano i risultati – è la conclusione di Giusti – adesso quindi ci aspettiamo che anche gli organi esecutivi, cioè giunta regionale e governo nazionale, anche dietro sollecitazione trasversale degli stessi rappresentanti territoriali che ci risulta si siano peraltro attivati, arrivino anche in tempi brevi le risorse per dare il via ai progetti e fare aprire i cantieri”.

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