La bottega di Simona è un atelier che fa scuola

Un esercizio d’altri tempi riportato a casa, nel centro storico, attualizzato nell’opera di insegnamento e trasmissione di un sapere artigianale alle giovani generazioni. E’ questa forse la descrizione più calzante dell’attività che da oltre un anno Simona Valori ha portato all’interno della chiocciola con il suo “The Dream”, atelier di alta moda e scuola insieme.

Figlia d’arte (la sua famiglia per anni ha prodotto scarpe di alta moda) oggi Simona Valori ha realizzato il suo sogno, quello di dare vita alla sua idea di bellezza e fascino femminile attraverso gli abiti. Attività a cui ha dato vita nella piccola e personalissima bottega aperta in corso Carducci a seguito dei primi bandi dedicati al commercio “Il Borgo che vorrei”, portata avanti in parallelo con l’impegno nella scuola Fashion Style a Ponticelli, dove da alcuni anni si svolgono corsi di modellismo, figurino, stilismo e ricamo. Una “salita al colle” che anche dal punto di vista commerciale è valsa la pena. “Io ho coronato il mio sogno. Qui ho il clima e l’ambiente giusto per i miei obiettivi, per la creatività necessaria a ciò che faccio, ma anche per la trasmettere quello che faccio nell’ambito della scuola. Per quanto mi riguarda i risultati si stanno ottenendo e il bilancio è ottimo” racconta Simona, che da qualche tempo è diventata anche presidente dell’associazione commercianti. “Chiaramente – aggiunge – tutto dipende dalla volontà con cui si affrontano le cose, ma ci sono stati sicuramente dei cambiamenti: da un paese quasi inesistente siamo passati ad un luogo in cui ci sono varie attività che aprono, fanno parlare del comune. E’ sicuramente un bell’esperimento che sta generando entusiasmo, anche in tutti coloro che in questi mesi sono capitati in centro in occasione di alcuni eventi”.
Creatività ed esperienza che molti dei nuovi commercianti cercheranno di portare anche fuori dalle rispettive botteghe, in particolare attraverso i due bandi che, nel nuovo set di progetti dedicati al centro, sono dedicati al verde pubblico (il secondo dal titolo “Il borgo in fiore” ed il quinto intitolato “Adotta una pianta”) e all’arte (il quarto, dedicato a chi vuole abbellire il centro storico con opere d’arte pubbliche). “Con queste nuove opportunità cercheremo di aprire le porte al turismo e far conoscere maggiormente il comune” spiega Simona. “I fiori, in particolare, sono uno dei simboli del comune, che ad essi si lega attraverso il mito della beata Diana e la processione delle paniere. I commercianti faranno la loro parte anche su questo frangente”.

Nilo Di Modica

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