Asl 11, nuovo progetto antispreco per i più poveri

“Un farmaco può salvare una vita” è il nome del progetto a cui la Asl 11 ha aderito avvalendosi della collaborazione  delle associazioni di volontariato Misericordia, Pubblica Assistenza e Croce Rossa Italiana e il Gruppo Scout Empoli 1. Il progetto finalizzato a ridurre lo spreco dei medicinali e a trasformare i farmaci inutilizzati da potenziali rifiuti in strumenti salvavita, va a sostenere l’attività del Centro Missionario Medicinali di Firenze che è impegnato da anni nel migliorare l’assistenza sanitaria delle popolazioni più povere e delle famiglie più svantaggiate.

“La nostra azienda – dice il direttore sanitario Asl 11 Renato Colombai – è una tra le poche in Toscana e in Italia ad aver registrato la spesa farmaceutica più bassa, in quanto qualsiasi spreco viene ottimizzato per ogni finalità. Questo nuovo progetto in fase sperimentale sarà allargato in un sistema più ampio anche a seconda delle risposte della popolazione”.
Il Centro Missionario Medicinali è un’associazione di volontariato nata a Firenze nel novembre 1977, che raccoglie e invia gratuitamente farmaci, presidi medico-chirurgici e prodotti per bambini a operatori sanitari e missionari che operano negli ospedali e nei dispensari dei paesi del Sud del mondo e dell’Est Europa. Inoltre, sostiene attivamente anche strutture Caritas e case-famiglia sul nostro territorio per intervenire anche nelle situazioni di bisogno e di disagio più prossime al nostro tessuto sociale. “Il progetto è già in atto a Firenze – dice Massimo Ghiribelli, referente del Centro Missionario di Empoli – ed ha avuto una risposta positiva dei cittadini, quindi abbiamo intenzione di allargarlo su tutto il territorio provinciale”.
Il progetto “Un farmaco può salvare una vita” prevede l’installazione, di tre box per la raccolta dei farmaci inutilizzati presso le sedi della Misericordia di Empoli e della Pubblica Assistenza di Fucecchio e all’ingresso dell’ospedale “San Giuseppe” in via Boccaccio, a Empoli. I box installati rappresentano un’opportunità, per chi lo desidera, di donare quei farmaci di cui non necessita ai più bisognosi e, grazie al materiale informativo di cui sono corredati, uno strumento per conoscere più approfonditamente i gravi problemi sanitari che affliggono i Paesi più poveri. Non possono essere inseriti nei box farmaci scaduti, flaconi o tubetti già aperti, prodotti da conservare in frigo. Vengono ritirate anche siringhe o medicinali di dimensioni più grandi presso le associazioni di volontariato.
Periodicamente, con un sistema a turnazione, le tre Associazioni di volontariato si occuperanno di ritirare i farmaci lasciati nei box presso i vari centri di raccolta e, quindi, li consegneranno direttamente al Centro Missionario Medicinali di Firenze. Il personale sanitario del Centro Missionario preparerà i pacchi in base alle specifiche richieste dei beneficiari. Protetti, sigillati con apposito materiale e corredati da specifica documentazione, anche diplomatica, i pacchi verranno spediti attraverso il servizio postale, corrieri e anche container alle destinazioni previste. Questa catena di solidarietà permette ai donatori di disfarsi gratuitamente di potenziali rifiuti e di ingombri scomodi; evita lo spreco di farmaci e dispositivi che, se non sono più utili per qualcuno, rappresentano la salute e la vita per molti altri; e infine, rappresenta una modalità semplice ma preziosa per aiutare chi ne ha bisogno attraverso un sistema sicuro e affidabile.

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