Legno delle Cerbaie per scaldare scuole e anche case

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Il progetto, IlCuoioinDiretta.it, lo aveva già presentato. Ieri sera 12 dicembre, però, il teleriscaldamento a chilometro 0 con biomasse di legno delle Cerbaie (qui Cerbaie, legna a chilometro 0 per riscaldare le scuole) è stato illustrato anche in un partecipato incontro a Querce di Fucecchio. Nella sede del Consorzio Forestale delle Cerbaie, ai cittadini è stato illustrato il progetto per la realizzazione di una filiera corta bosco legno energia che partirà sulle colline delle Cerbaie.

Questo progetto, realizzato dal laboratorio iBioNet, coinvolge, oltre al Consorzio, anche il Comune di Fucecchio, come comune pilota (fanno parte del progetto anche Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto e Calcinaia) e porterà in prima battuta all’installazione di due piccole caldaie a biomassa a servizio delle scuole di Querce e Pinete. In una fase successiva si potrà inoltre arrivare alla realizzazione di una rete di teleriscaldamento per fornire energia termica alle abitazioni limitrofe alle scuole. E proprio su questo tema si è sviluppato il dibattito di ieri sera, che ha visto protagonisti i tecnici di IbioNet, il presidente del Consorzio Forestale Federico Grossi, il direttore Andrea Bernardini e l’assessore all’ambiente di Fucecchio Silvia Tarabugi.
Gli impianti funzioneranno grazie al cippato proveniente dai boschi delle Cerbaie e dagli scarti delle segherie locali. Ai cittadini quindi verrà data la possibilità di allacciarsi a questi impianti in modo tale da ridurre i costi delle fonti energetiche utilizzate (in queste zone prive della rete del metano solitamente si usa gpl o gasolio) e al contempo ridurre le emissioni di Pm10 che sul territorio sono in gran parte derivanti dalla combustione di legname in maniera non efficiente e non controllata. Questo rappresenta un primo passo per lo sviluppo della filiera che vede coinvolti i comuni soci del Consorzio Forestale ma che auspicabilmente potrà essere esteso anche agli altri comuni delle Cerbaie.

Il progetto, proposto per un cofinanziamento alla Regione Toscana, è stato particolarmente apprezzato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ieri sera per Anci Toscana era presente Marna Lauri) che lo ha selezionato per presentarlo come buona pratica agli altri comuni della regione durante il Tavolo dell’Agricoltura che si è svolto nei mesi scorsi a Firenze.

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