Sono circa 200 i milioni investiti da Unicoop Firenze sulla propria rete di vendita negli ultimi due anni, di cui 76 nel solo 2016. A beneficiarne è stato anche il supermercato Coop di Fucecchio, che proprio nello scorso anno è stato interessato da lavori di rinnovamento della struttura.

Fucecchio è comunque in buona compagnia: tra le strutture rinnovate troviamo anche Arezzo, Cimabue Firenze, Lamporecchio, Le Piagge Firenze, Montelupo, Poggibonsi, Rignano, Sovigliana e Vicchio. A questi si aggiungono altri 4 punti vendita inaugurati in sostituzione di vecchie strutture: Lucca San Filippo, Prato Via Valentini, Madonnone Firenze e Vingone.
Nell’area della provincia pisana, comprendente Valdera, Valdarno Inferiore e Volterra, Coop fa sapere di aver registrato vendite pari a 197.070 milioni di euro. Nel triennio 2014-2016 il valore degli interventi nella provincia di Pisa è di 16,9 milioni di euro.
“Archivia il 2016 con vendite pari 2,373 miliardi di euro – si legge in una nota di Unicoop Firenze – con un incremento superiore all’1% e una crescita del numero dei clienti rispetto all’anno precedente. Un risultato di grande rilievo tanto più importante se si considera che è stato realizzato a fronte di una diminuzione dei prezzi rispetto al 2015 (i nostri prezzi segnano una deflazione rispetto all’anno precedente) mentre a livello nazionale l’Istat rileva su base annua una crescita dello 0,2%. La crescita ulteriore delle quote di mercato, nonostante il forte sviluppo della rete di vendita della concorrenza, conferma la forte fiducia dei soci e dei cittadini nei confronti della cooperativa ed è legata ad un mix di fattori vincenti: primo fra tutti il posizionamento prezzi di Unicoop Firenze, mediamente più basso dell’8% della media della grande distribuzione italiana, che ha generato un risparmio delle famiglie pari a 200 milioni di euro annui”.
A convincere soci e clienti, secondo Unicoop, sarebbe stato soprattutto l’impegno sui prodotti locali: “Sul totale delle vendite di Unicoop Firenze – si legge – i prodotti toscani hanno avuto un’incidenza quasi doppia rispetto al resto della distribuzione presente in regione, con un importante effetto promozionale sui prodotti toscani e una ricaduta positiva su tutta la filiera agricola regionale”.