Un nastro verso il cielo per Montanelli, inaugurata scultura – Foto foto

Un’opera leggera ma imponente. Un po’ come quel lavoro che fatto da Indro Montanelli sembrava tanto facile, ma fatto di posizioni e parole potenti. Una scultura, quella in piazza della Ferruzza a Fucecchio inaugurata oggi 22 aprile, che sorge dalla lettera 22, fedele compagna di avventure che ha raccontato la città al Paese (qui Fucecchio inaugura la scultura dedicata a Montanelli). La libertà in un nastro è l’opera di Marco Puccinelli, al centro di Piazza della Ferruzza. 

Si tratta di un’opera in acciaio alta 6 metri, realizzata dalla scultore Marco Puccinelli e intitolata “La libertà in un nastro – Lettera 22”, che completa l’intervento realizzato dall’amministrazione comunale e cofinanziato dalla Regione Toscana. Un intervento che ha regalato a quest’angolo di Fucecchio una piazza tutta nuova con aiuole spartitraffico, piste ciclabili e pedonali. Alla cerimonia inaugurale hanno presenziato il sindaco Alessio Spinelli, il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani, l’onorevole Dario Parrini, il presidente della Fondazione Montanelli Bassi Alberto Malvolti, il fondatore del Movimento Shalom e Arciprete di Fucecchio Don Andrea Cristiani e lo scultore Marco Puccinelli. Tantissimi i cittadini intervenuti per l’occasione, insieme a molte associazioni e a rappresentanti di istituzioni civili e religiose, per vedere per la prima volta la scultura in un contesto riqualificato e di grande importanza da un punto di vista della viabilità. “Un popolo che ignora il proprio passato non capirà mai niente del suo presente, diceva Montanelli”. Lo ha ricordato il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, davanti alla scultura che è memoria del passato, anche se recente, inaugurata nel giorno in cui Indro avrebbe compiuto 108 anni. “La piazza da 550mila euro – ha aggiunto -, alla fine è costata 503mila. Questa è buona amministrazione e buona politica”. Il sindaco ha ringraziato anche l’impresa Colibazzi che ha realizzato l’opera, la famiglia che ha finanziato la realizzazione della scultura sostenendo le spese per i materiali e per la costruzione in officina, e l’autore, Marco Puccinelli, per aver donato gratuitamente alla città questo segno tangibile dell’affetto che Fucecchio nutre per la figura di Indro Montanelli.

Parole significative sull’importanza della giornata sono venute anche da Eugenio Giani e da Alberto Malvolti che hanno ricordato la figura di Montanelli sottolineando anche come l’opera vada a collocarsi uno un punto cruciale per la città, tra la Via Francigena e la Via per Pistoia, luogo da dove, intorno all’anno mille arrivarono i conti Cadolingi per far erigere il castello di Salamarzana, primo nucleo dell’insediamento fucecchiese. “Un gesto bellissimo – per il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani – quello che Fucecchio dedica a Montanelli. Il più grande giornalista del ‘900 che mai tagliò la sua radice, toscana e fucechiese. Ne La mia Firenze diceva questo, con orgoglio. Persona schietta e vera. Nel nome di Montanelli e dei Montanelli Fucecchio ritrova se stessa nella sua parte migliore”. Anche Don Cristiani e Puccinelli si sono concentrati sul ricordo di Indro Montanelli e sul suo fortissimo legame con le radici fucecchiesi, un legame saldo nonostante il lavoro di giornalista lo avesse portato a girare tutto il mondo ed a rimanere lontano dalla terra natia. La festa è stata poi completata dalla presentazione del progetto “local heroes”, un’iniziativa nata dall’idea del pubblicitario fucecchiese Giovanni Settesoldi e sposata dall’amministrazione comunale e dalla Pro Loco di Fucecchio con l’obiettivo di riscoprire le radici e la storia di quei personaggi che hanno contributo a valorizzare Fucecchio intitolando loro vie e piazze con una segnaletica interattiva. Il progetto è stato presentato ai cittadini attraverso un maxi-schermo dalla società Publicis di Milano che, in collaborazione col colosso del web Google, si occupa della realizzazione definitiva.

Nilo Di Modica

 

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