Caccia in Padule, Spinelli: “Mie parole strumentalizzate”

“Questa bagarre che si è creata sulla questione del Padule di Fucecchio fa veramente sorridere perché è evidente che c’è qualcuno che interpreta il mio pensiero a proprio uso e consumo, attribuendomi anche dichiarazioni e intenzioni che io non ho mai manifestato”. Così il sindaco di Fucecchio e presidente pro tempore della Consulta del Padule Alessio Spinelli che respinge al mittente le accuse arrivate da alcune associazioni ambientaliste per le sue recenti dichiarazioni relative alla caccia e alla gestione dei rifiuti.

“I miei pensieri sono stati interpretati in maniera tale da farmi apparire come sostenitore delle doppiette e contrario ai controlli sui bracconieri – dichiara il primo cittadino – cosa assolutamente falsa. Sono stato accusato di voler aumentare le giornate di attività venatoria nelle Zone di protezione speciale, di imparzialità e mancata garanzia durante questo mio mandato di presidente della Consulta del Padule. Niente di tutto questo è stato mai scritto e mai detto. I concetti che ho espresso sono stati interpretati in modo artefatto e il fatto che qualcuno lo abbia fatto con così tanta solerzia, quasi come se una certa parte del mondo ambientalista fosse stata in trepidante attesa di avviare una discussione polemica, mi fa pensare di aver scritto delle cose corrette e molto pertinenti”.
“La mia famiglia vive nel Padule di Fucecchio da ben cinque generazioni – prosegue Spinelli – tanto che nelle carte del secolo scorso esiste il toponimo locale ‘Porto dello Spinelli’. Il Padule è nel mio dna, per questo chiedo a tutti di evitare di strumentalizzare gli argomenti per scopi politici. Difendiamo e manteniamo le tradizioni culturali e sociali che hanno reso importante nei secoli scorsi questi bellissimi luoghi”.
“Alla luce dell’ordinanza che riduce il calendario venatorio regionale sulla base della preapertura dell’1 settembre 2018 – spiega Spinelli – la mia richiesta era semplicemente quella di attuare la riduzione soltanto in quelle zone dove questa preapertura è effettivamente avvenuta. Nelle aree Zps, come il Padule di Fucecchio, dove non c’è stata nessuna preapertura, non si capisce per quale motivo debba essere ridotto il calendario venatorio senza alcun preavviso e dopo che i cacciatori hanno già pagato le tasse. Mi sembra una richiesta elementare che non ha niente a che vedere con l’essere a favore o contro la caccia”.
Per quanto riguarda invece l’attività di controllo ambientale, il sindaco di Fucecchio precisa che “considerato che sono frequenti le visite nel Padule di Fucecchio da parte di guardie facente parte di associazioni che si occupano della tutela ambientale, mi ero permesso di chiedere un’attenzione particolare anche al proliferare di abbandoni di rifiuti, pur mantenendo tutte le loro altre attività di controllo e i loro obiettivi”.

 

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