Shalom, Diocesi e Fucecchio “Contro il terrorismo”

“Incontreremo i rappresentanti degli enti pubblici e quelli delle religioni presenti per fare un fronte comune contro il terrorismo. Incontrerò le autorità religiose cristiane, musulmane e i capi tradizionali. Incontrerò anche i sindaci e i rappresentanti governativi per cercare di lanciare un’offensiva pacifica di coinvolgimento della gente per far capire che il terrorismo e la guerra non portano a niente, anzi distruggono il poco che siamo riusciti a fare”. Così don Andrea Cristiani racconta la campagna per la Pace che avvierà in P. Con la diocesi di San Miniato e il comune di Fucecchio a fare da coordinamento tra enti e istituzioni che appoggiano e sostengono questa iniziativa.

Da alcuni anni il Burkina Faso, uno dei Paesi più poveri del mondo sta attraversando un difficile momento e una grandissima crisi sociale che provoca insicurezza e destabilizza, con continui attacchi terroristici di gruppi jihadisti. “A nostro avviso – per Shalom – è urgentissimo affiancare alle azioni di solidarietà, anche un forte impegno di formazione culturale e di penetrazione del Paese per combattere le divisioni che vengono alimentate dall’avanzata del fondamentalismo. Per questo stiamo organizzando una Campagna per la pace in Burkina. Il 21 febbraio don Andrea Cristiani, fondatore di Shalom e Luca Gemignani si recheranno nel paese sub sahariano per impostare con gli Shalom locali una campagna per la sensibilizzazione di tutto il Paese, partendo dai giovani nelle scuole, le varie religioni presenti, gli enti pubblici, per far capire a tutti che con la violenza non si risolve niente ma si genera solo odio e distruzione”.
“Ci preme ringraziare in modo particolare – aggiunge Luca Gemignani – la Diocesi di San Miniato con il vescovo Andrea che si è fatto capocordata di questa iniziativa con un significativo contributo, così come l’amministrazione comunale di Fucecchio, con il sindaco Alessio Spinelli, che è consapevole dell’importanza di sostenere la pace e la concordia in questo Paese anche per prevenire una spaventosa ondata migratoria causata da una possibile guerra civile. Confidiamo che anche le altre amministrazioni ed enti, ma anche singoli cittadini, si facciano partecipi di questa campagna per la pace”.

 

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