La Calamita aumenta i progetti, calano le donazioni

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Una cena per dire grazie e per lanciare progetti futuri. Questa è stata la settima festa del grazie organizzata da La calamita onlus di Fucecchio. Il doposcuola per i bambini con laboratori di arte, di lettura e di manipolazione, i campi scuola per bambini nel periodo estivo, il corso di cucito tenuto da Barbara Pacini, le feste e i vari momenti di convivialità, gli incontri tra i volontari per rinsaldare la propria aderenza al progetto, i convegni trasversali su varie tematiche sociali, i corsi di ballo, fotografia, computer e sommelier e infine le prove che diversi gruppi musicali svolgono nella sala della musica, sono le attività svolte negli anni grazie al sostegno di molti volontari.

Il primo grazie è venuto dal parroco di Fucecchio, don Giorgio, che ha espresso la sua riconoscenza all’associazione per aver ravvivato l’oratorio. Il vicepresidente Massimiliano Chelini, invece, si è soffermato sulla distinzione delle tre entità diverse che si occupano del Centro con specificità proprie: la parrocchia che è proprietaria della struttura, il circolo Anspi, cui afferisce l’oratorio e la Calamita onlus, l’associazione che si occupa della raccolta fondi e dell’organizzazione dei numerosi eventi. “Queste tre realtà – ha sottolienato Chelini – collaborano verso un unico obiettivo: la condivisione di valori solidali e l’educazione delle nuove generazioni, mettendosi così al servizio della comunità”. Il vicepresidente ha fornito poi alcuni numeri che rimarcano l’intensa operosità della struttura e dell’organico: 8842 presenze, 512 donazioni, 450 donatori attivi, 65 volontari hanno prestato servizio contando complessivamente 7311 ore di volontariato e ben 52 articoli online e cartacei hanno parlato dell’associazione. Stefania Di Marco ha mostrato alcuni dati del bilancio, in modo particolare il soddisfacente risultato ottenuto dalle offerte omaggiate con i prodotti solidali come il calamitino e il calaffè, dall’evento Sogninstrada e dalla raccolta del cinque per mille dello scorso anno, contributo prezioso per il mantenimento dell’unica dipendente di cui si avvale l’associazione. Tuttavia, la tesoriera ha ricordato un calo delle donazioni complessive durante l’anno 2018, attribuibile al fatto che terminata l’opera, molti ritengano concluso il progetto, “che invece continua a crescere, così come prosegue il pagamento mensile di un mutuo”, ha spiegato Di Marco.

 

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