Fucecchio, protesta municipale: “Pochi senza organizzazione” foto

“Non siamo contro l’Unione, vogliamo solo che funzione e lo faccia al meglio e così non può andare”. Mette subito le mani avanti Giovanni Iorio, della Cgil Firenze, annunciando un nuovo stato di agitazione tra gli agenti della Polizia Municipale dell’Unione dei comuni dell’Empolese Valdelsa. “Il quarto stato d’agitazione – precisa – in pochi anni”. 

 “A fronte delle decine di assunzioni promesse e sventolate, il numero del personale è ridotto all’osso, basti pensare che per la sola Polizia Municipale siamo passati dai 1o6 componenti del 2013 agli 86 attuali e a breve questo numero è destinato a scendere ancora – spiega Luca Mori, sindacalista Sulpm Dicap e coordinatore dell’RSU della Municipale. – La legge paragona le Unioni dei Comuni a delle amministrazioni vere e proprie, peccato che in molti casi i comuni siano dotati di uffici che le Unioni non hanno. L’Unione ha un bacino di circa 174mila abitanti e quindi secondo la norma 1:1000 sarebbero necessari 174 agenti e qui non siamo nemmeno al 50%”.

Le organizzazioni sindacali, fra cui Cgil e Cisl, invitano i lavoratori ad aderire allo sciopero del pubblico impiego indetto a livello nazionale il prossimo 10. “Stiamo valutando anche una manifestazione nostra, per lo stesso giorno in Piazza della Vittoria a Empoli di fronte alla sede dell’Unione. Inoltre bloccheremo le attività amministrative che non sono previste dal profilo professionale” dice Iorio. Il problema è organizzativo e mancano risposte efficaci. Anche sul piano dei servizi probabilmente non ci sono stati risultati. L’attenzione che vogliamo dare all’opinione pubblica è: se un ente vuole dare servizi ad un territorio così vasto, deve riorganizzarsi. L’impressione invece è che con l’Unione si sia fermi a 6 anni fa. Alcuni agenti sono costretti a prestare servizio con scarpe “.

I disagi

“Un comune per funzionare ha bisogno di uffici, ma l’Unione non li ha o li ha sotto organizzati” continua Mori. “Faccio un esempio: il Protocollo dell’Unione ha in organico una persona e quando quella persona non c’è, o si ammala, o va in ferie, tutto si blocca. L’anno scorso le comunicazioni dell’ente sono state bloccate per due settimane. All’Ufficio personale, poi, c’è ancora una persona sola, che si occupa delle pratiche di 150 dipendenti. Per ovviare a questo caso, l’Unione ha chiesto ad uno studio privato di fare consulenza sul lavoro. Operazione che ha un costo, ma che ha portato anche a numerosi errori: ad un dipendente non è stato pagato lo stipendio per due mesi poco tempo fa, ad un’altra hanno sbagliato le detrazioni. Al tempo stesso mancando un ufficio economato dobbiamo fare noi stessi gli ordini di quello che ci manca e questo provoca ritardi enormi. Abbiamo assistito in questi anni ad una involuzione professionale del personale dell’Unione, con corsi di formazione sempre più sporadici. Anche quando c’è stato l’avviso di mobilità e sono arrivati alcuni nuovi agenti ma non le divise: glie le abbiamo dovute prestare noi. Agenti costretti a prestare servizio con scarpe private e nessuna fornitura da tre anni. Al tempo stesso macchine di 20 anni e 300mila km che non vengono sostituite e ci costano quasi 3mila euro all’anno di manutensione. Tutto questo è andato peggiorando e non riguarda solo la Polizia Municipale, ma anche gli altri settori dell’Unione come il sociale, dove gli operatori non hanno nemmeno una macchina per muoversi fra i comuni e devono andare coi mezzi pubblici a fare i servizi in orario di lavoro, o con strutture come Villa Serena dove i lavoratori non sono messi in condizione di lavorare bene”.

Le attività accessorie

“Ci sono poi numerose attività accessorie che non sarebbero compito nostro e invece ci vengono affibbiate, come numerosi permessi su pubblicità, suolo pubblico e via dicendo” continuano i sindacalisti. “Peccato che l’Anec, alla quale abbiamo anche inoltrato una segnalazione, abbia più volte decretato come non sia possibile per un ufficio fare da controllore di pratiche che esso stesso gestisce. Se siamo adibiti a controllare la regolarità delle oltre 700 richieste di suolo pubblico che ci pervengono ogni anno, non dovremmo anche occuparci delle pratiche per la richiesta. Abbiamo varie volte sollevato il problema e fino ad adesso la risposta è stata che tali attività ormai dal 2013 sono state rinnovate fino al 2019, si prende tempo senza risolvere le questioni”.

Il Giro d’Italia

“A fronte della diminuzione del personale, si vuol far fronte alle varie richieste di servizio, annullando e sospendendo ferie e recuperi, prevedendo doppi turni e dimostrando scarsa capacità di programmazione. Anche col prossimo Giro d’Italia ed il passaggio nei nostri comuni la situazione si sentirà” lamentano dall’Rsu. “Noi possiamo mettere in sevizio in quei giorni circa 70 agenti e non bastano. Il Giro attraverserà quasi tutti i comuni del Circondario e rischiamo di non farcela a coprire tutto l’itinerario. Abbiamo chiesto aiuto agli altri corpi e alle altre forze dell’ordine, ma non abbiamo ricevuto vere e precise rassicurazioni. il 12 maggio ci saremo, ma non potremo garantire un servizio come ce ne sarebbe bisogno”. 

Nilo di Modica

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