Municipale dell’Unione in piazza per la riorganizzazione foto

Si sono presentati in piazza a Empoli nonostante la pioggia. Lo hanno fatto indossando orecchie da asino, per ricordare che la sindaca di Empoli Brenda Barnini aveva dedicato agli agenti della polizia municipale il Volo del ciuco dell’anno scorso. Ma agli agenti dell’Empolese Valdelsa, il pensiero goliardico della sindaca non è andato giù. Oggi 10 maggio, in piazza a Empoli, Cgil provinciale funzione pubblica, Csa, Siulp Icap e Cisl sono tornati a chiedere più organizzazione e attenzione (Fucecchio, protesta municipale: “Pochi senza organizzazione”).

 

Gilet catarifrangenti e fischietti, questi gli strumenti che i dipendenti dell’Unione dei comuni hanno usato per farsi sentire e vedere dalla politica. Questa manifestazione, racconta un agente in servizio a Fucecchio, “è la certificazione del fallimento della polizia allargata agli 11 comuni. Con l’Unione dei comuni loro avevano diritto a finanziamenti che sono stati utilizzati, ma questo allargamento non ha prodotto maggiori risorse per noi. Ogni sindaco ha tirato al suo comune. Avevamo 110 vigili prima dell’Unione, oggi siamo 85. Lo scopo era quello di fare l’Unione perché non ci sono vincoli per le assunzioni. Spinelli disse che doveva essere più facile assumere invece così non è stato. Dovevano esserci uffici specializzati e invece con questo personale non si riescono a tenere”.
Gli agenti di polizia municipale sul territorio, merita ricordarlo, dovrebbero essere distribuiti secondo una proporzione di uno ogni mille abitanti. Per cui, stando ai numeri, 85 agenti sono molto al di sotto della proporzione. “Noi non siamo contrari all’Unione – ha ribadito l’Rsu Luca Mori -. Il nostro problema sono le assunzioni. Il personale diminuirà con il pensionamento quota 100 e gli scatti di carriera. Come sindacati non ci rendono partecipi e i dipendenti non si sentono stabili nel loro lavoro. Sulla carta – cotinua Mori – l’Unione ha tanti vantaggi perchè si mira all’accentramento e alla diminuizione degli sprechi, ma poi in pratica non è così. Avevamo chiesto di togliere pratiche amministrative per mancanza di personale: il principio cardine dell’ anticorruzione è che controllore e controllato non possono essere gli stessi. Quindi noi non possiamo, ad esempio, rilasciare i passi carabili e poi essere l’organo preposto al loro controllo”. In sostanza, quello che chiedono i manifestanti è una gestione più oculata delle risorse e del personale. In particolar  modo, l’unione degli uffici del personale per svincolarsi dalla gestione comunale e ottimizzare il funzionamento a livello unificato. “Dopo le elezioni – chiude Mori – speriamo di avere un interlocutore serio che ci incontri a un tavolo per un progetto con delle scadenze da mantenere”.

 

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