Fucecchio, Testai (FI): “Sicurezza, maggioranza inadeguata”

“Sono anni che l’amministrazione comunale dimostra la sua inadeguatezza a gestire la materia della sicurezza non attuando le iniziative proposte dal nostro schieramento politico ed approvate dal consiglio comunale, due su tutte la sicurezza partecipata e sulla videosorveglianza integrata dei privati”. Così Simone Testai, capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale di Fucecchio che presenterà una specifica mozione per arginare il fenomeno dello spaccio di droga.

 

“In tema di sicurezza – prosegue il rappresentante azzurro – abbiamo sempre avuto un’occhio di riguardo anche alla grave situazione delle Cerbaie, dove il fenomeno dello spaccio, rende ormai invivibili quelle zone a chi vi risiede. È evidente che gli interventi seppur temporaneamente efficaci delle forze dell’ordine non possono costituire un deterrente duraturo ed efficace contro tale fenomeno, per cui abbiamo pensato che se non riusciamo a togliere lo spacciatore dai boschi, possiamo porre ostacoli a chi è il consumatore e che pertanto con l’acquisto incentiva la presenza dei primi. In continuità con il precedente mandato nel 2015 inviammo una la lettera al prefetto sulla grave situazione delle cerbaie, a seguito della quale è scaturita la risoluzione presentata nel consiglio nell’ottobre dello stesso anno; una mozione per impegnare l’amministrazione ad attuare tutti quei provvedimenti che già dal 2017 potevano essre attuati ma che evidentemente la stessa o non conosce o non aveva interesse ad attuare”.
“In particolare – prosegue Testai – sia nell’interesse della collettività sia dei privati che vedono invasi i loro boschi da questi malviventi, con la nostra mozione impegnamo l’amministrazione a: emettere un’ordinanza di divieto di sosta e fermata sulle strade comunali per dissuadere gli avventori; farsi promotore con la Città Metropolitana per analoghe iniziative sulle strade di sua competenza; interdire l’accesso alle proprietà comunali tramite catene, sbarre, realizzazione di fossati e qualsiasi altro provvedimento utile ad impedirne l’accesso e l’utilizzo; recintare gli immobili di proprietà comunale per impedirne l’accesso; potenziare il sistema di videosorveglianaza utilizzando tecnologie che consentano di essere direttamente ed in tempo reale collegati con le forze dell’ordine invece che con il Ced comunale; attuare tutti i provvedimenti previsti dal decreto Minniti e seguente decreto Sicurezza, se del caso ricorrendo a modifiche ai regolamenti di polizia urbana e rurale e/o redigendo nuovi regolamenti specifici per situazioni di particolare necessità ed urgenza prevedendone le sanzioni accessorie; emettere i daspo urbani per chi viola le ordinanze comunali; eseguire per conto dei privati e previa concertazione analoghe azioni a quelle proposte per le proprietà comunali, sui terreni degli stessi a seguito di denence circostaziate di reato o presunte tali effettuate degli stessi proprietari”.
“Una amministrazione non deve soltanto chiedere agli altri di risolvere i problemi – conclude il rappresentante azzurro – ma deve anche pensare e porre in essere tutte le azioni di sua competenza; tutto quello che fino ad oggi non è stato fatto”.

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