Montopoli cerca spazi a verde per gli amici a 4 zampe

Trovare spasi adeguati dove far scorrazzare in tutta tranquillità i nostri amici a quattro zampe. In città le chiamano ‘aree di sgambatura’: spazi dedicati e appositamente recintati, che rappresentano delle piccole ‘isole verdi’ in mezzo al tessuto urbano. Una necessità che si avverte sempre più spesso anche nei comuni e nelle località del comprensorio, dove la passeggiatina quotidiana col cane si svolge spesso lungo strade o spazi verdi dove la presenza di animali sarebbe in realtà vietata. Nasce da qui l’idea di individuare degli spazi rurali, magari subito fuori dai centri abitati, dove poter lasciare i cani in tutta libertà.

È questa, ad esempio, l’idea alla quale sta lavorando il comune di Montopoli, come spiegato pochi giorni fa in consiglio comunale, in risposta ad un’interpellanze presentata dal movimento Cinque Stelle. Interpellanza che nasceva dalle ripetute lamentele di alcuni cittadini contro la circolazione di animali da compagnia a bordo strada o in mezzo agli spazi pubblici. Il tutto arricchito dai tanti ‘ricordini’ che i cani e soprattutto i loro padroni abbandonano un po’ ovunque. “Di fronte a queste lamentele – ha spiegato la consigliera Cinque Stelle Erica Raffaelli – ci siamo chiesti se, al di là della minaccia di sanzioni nei confronti dei proprietari, fosse possibile affrontare il problema anche in modo diverso”.
“Per prima cosa, l’obiettivo che ci siamo posti è stato quello di valutare il ruolo del cane all’interno delle nostre comunità”, ha risposto l’assessore Alessandro Varallo, annunciando quindi un futuro progetto educativo dedicato ai più giovani, in collaborazione con la scuola media Galilei, pensato per educare i proprietari di domani. “L’altro obiettivo, poi, è quello di individuare delle aree idonee per gli animali da compagnia – ha proseguito Varallo – nella consapevolezza che un cane libero di muoversi è anche un cane più docile. Abbiamo quindi chiesto agli uffici di fare un censimento di tutte le aree a verde, anche se l’idea non è quella di creare degli ‘spazi di sgambatura’ recintati come avviene nella città. In un territorio come il nostro, crediamo sia più appropriato individuare degli spazi rurali dove poter tenere il cane in libertà”.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.