Stazione di San Romano, Opposizione: “Soldi mal spesi”

“Ma questa metropolitana, la state facendo o la state cercando?”, chiedeva in uno dei suoi sketch dei più fortunati Alessandro Siani, riferendosi agli scavi della metropolitana di Napoli. In Italia, si sa, le grandi opere non hanno vita facile: percorsi lunghi, discontinui, dibattiti politici tra chi è favorevole e chi è contrario per i rischi che queste opere comportano e alla fine solo poche di queste vengono alla luce in tempi brevi. Per il comune di Montopoli in Valdarno, nel suo piccolo, la grande opera su cui scommettere non è la metropolitana ma la riqualificazione della stazione ferroviaria a San Romano.

L’idea di dare nuova linfa alla stazione aleggia nelle stanze istituzionali da qualche anno ormai, a maggio di quest’anno è stato uno dei cavalli di battaglia del sindaco Giovanni Capecchi e adesso iniziano a spuntare i primi progetti preliminari. Idee per la riqualificazione che non mancano di critiche e di perplessità da parte delle opposizioni, che non condividono gli interventi scelti per andare a migliorare il decoro urbano della zona. Un progetto in fase preliminare, che è ancora oggetto di discussione, prevede un impegno di spesa preventivato da parte dell’amministrazione di 58mila euro per postazioni di bikesharing e 3 fioriere con seduta. Una cifra che “potrebbe essere spesa meglio” secondo il gruppo Montopoli del cambiamento. In realtà sono tanti e diversi i punti su cui il gruppo consiliare ha espresso il suo dissenso nella seduta di ieri, martedì 15. “A nostro avviso – ha detto in uno dei punti la capogruppo Silvia Squarcini – la spesa per il bikesharing è elevata visto che non c’è nemmeno una richiesta. La richiesta, semmai, c’è per un’area taxi che invece non è inserito nel progetto. Il bikesharing in altri comuni si è rivelato un fallimento con molte biciclette danneggiate. Già adesso alla stazione di San Romano ci sono numerose carcasse di bici che devono essere periodicamente recuperate a spese dell’amministrazione, come è pensabile installare un servizio del genere senza telecamere di sorveglianza? La zona è nota per gli atti vandalici. Ci saranno alte spese per la manutenzione”.
Il secondo punto su cui vertono le critiche dell’opposizione riguarda il chi deve sostenere l’onere della spesa. In una visione di insieme, la riqualificazione della stazione di San Romano si interseca con un altro progetto – regionale questo – in via di definizione che è la ciclopista dell’Arno. Anche per questo si installerà la postazione con 5 biciclette da prendere in prestito. “Perché – chiede ancora Squarcini – questi finanziamenti non rientrano nel progetto della ciclopista della Regione? Poi, la nostra stazione si chiama San Romano – Montopoli – Santa Croce e l’investimento andrà a beneficio di tutti gli abitanti del Valdarno, perché non è stato richiesto il contributo del comune di Santa Croce? Perché i soldi deve metterceli Montopoli quando la stazione è un punto strategico per tutti?”. Da qui la proposta: “Almeno – rilancia la capogruppo – che solo i cittadini di Montopoli possano godere del parcheggio gratuito, mentre ai non residenti venga richiesto il pagamento”. Ma la questione forse più sensibile e che potrebbe determinare un aumento dei costi dell’investimeno è la futura proprietà dell’area. Allo stato attuale, il comune di Montopoli andrebbe ad intervenire con un totale di 350mila euro su un’area che è di proprietà della Rete ferroviaria italiana. Alle domande incalzanti di Squarcini per capire se il sindaco avesse ottenuto o meno il prolungamento del comodato d’uso gratuito “di almeno 20 anni”, come lui stesso aveva auspicano, la risposta di Capecchi arriva con toni forti e inequivocabili: “Se noi realizziamo questo intervento – ha detto il sindaco – lo facciamo per la frazione di San Romano. Se poi viene fruito da altri comuni per me è un punto a favore, non un demerito. Noi l’intervento lo realizzeremo sia se ci venga concesso in comodato, sia se ci dovesse essere l’acquisto. Anzi, la destinazione finale sarà l’acquisto perché l’investimento fatto rimarrà di proprietà del comune e non di Ferrovie dello stato”.
Scetticismo anche sulle fioriere per Montopoli del cambiamento: “Le fioriere poste in altri luoghi del comune sono in totale abbandono – ha detto Silvia Squarcini – e potrebbero diventare zone di bivacco. Si spendono 36mila euro per 3 fioriere quando non si riesce a mantenere il decoro di quelle già presenti”
La risposta precisa e puntuale arriva dall’assessore ai lavori pubblici, Alessandro Varallo, che senza conclusioni affrettate risponde punto per punto alle obiezioni dell’opposizione. “Le fioriere sono di luce e metallo quindi non richiedono molta manutenzione – ha detto Varallo -. Sono di alto design e abbelliscono la zona. Quello delle fioriere è un 10 per cento della spesa dedicata al decoro e all’abbellimento. Il bike sharing sono 5 biciclette che a nostro avviso sono anche poche, in vista della ciclopista e anzi spero di ottenere in futuro anche delle bici a pedalata assistita, che per la configurazione del nostro territorio sarebbero fondamentali. La mancanza di rispetto per la cosa pubblica non deve fermare gli investimenti. Nell’area del bike sharing ci sono già 3 telecamere installate e basta solo puntarle. Con il progetto della ciclopista arriveremo a 7 le telecamere in zona stazione. Ci saranno più rastrelliere – continua l’assessore – e quindi si risolverà anche il problema delle bici legate sulle ringhiere e sui pali occupando i marciapiedi. I posti previsti per i pullman sono 6 e saranno usati tutti nell’eventualità di danni alla rete ferroviaria. La stazione, anche se nel nome c’è Santa Croce, è a San Romano e l’area è del nostro comune. I parcheggi non sono a pagamento perché chi utilizza la stazione sono principalmente studenti e lavoratori pendolari e non ci sembra corretto penalizzare queste fasce. Il fatto che vengano da paesi diversi ci sembra ininfluente”. 

Giuseppe Zagaria


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