Frane e allagamenti in Valdegola, criticità nelle frazioni foto

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di Serena Di Paola e Giacomo Pelfer

 

Per i tecnici quella della Valdegola, nella notte tra sabato 23 e domenica 24 aprile, è una piena straordinaria, causata da precipitazioni talmente violente che si verificano statisticamente ogni 50 anni. Un evento insolito e inatteso, visto che per la protezione civile regionale eravamo di fronte a un’allerta meteo neppure particolarmente importante, classificata come gialla. Dopo la notte di pioggia, esondazioni e smottamenti, domenica mattina è cominciata la conta dei danni e delle operazioni da attuare per risolvere le principali criticità. Sicuramente la Valdegola è una delle zone più colpite dal maltempo, dove le eccezionali precipitazioni hanno fatto registrare oltre 130 millimetri di pioggia sulla stazione di rilevamento del Fornacino, costringendo i vigili del fuoco e la protezione civile a operazioni impegnative e spesso anche difficili.

Dal comune di San Miniato precisano che da ieri sera squadre di protezione civile stanno monitorando la situazione sull’intero territorio comunale, insieme a tecnici e operai comunali. L‘elenco delle esondazioni è lungo. Verso la prima mattina, tra le 7 e le 8, parte del centro abitato di Ponte a Egola è stato allagato, come si vede dalle foto anche se al momento dello scatto le acque avevano ormai cominciato a ritirasi da strade e piazzali (la foto è stata scattata in via Diaz alle 8,30 di domenica mattina). Il problema per il centro del paese, spiegano i tecnici dal comune di San Miniato, è stato causato dall’innalzamento del livello delle acque dell’Egola e dal fatto che è scattato il sistema di chiusura sulle cateratte del rio Monsone, un rio tombato che si immette nell’Egola all’altezza del ponte recentemente ristrutturato. Si tratta di un sistema di sicurezza che entra in funzione quando il livello dell’Egola sale oltre quello degli affluenti per impedire che le acque del fiume principale rientrino nel reticolo minore causando una vera e proprio alluvione. Questo ovviamente ha impedito per alcune ore alle acque del Monsone di scaricare, cosicchè l’innalzamento di livello ha bloccato il deflusso delle fognature e caditoie che quindi hanno sfogato in strada.

 

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Oltre a via Diaz, sempre a Ponte a Egola, allagamenti si sono registrati anche in via Gramsci e via Savonarola. In via Oberdan, le acque del fiume hanno letteralmente esondato tracimando dalla sponda: la strada è rimasta chiusa fino a questa mattina. La zona industriale Romaiano, inoltre, risulta allagata per scarsa ricezione delle fognature. Allagamenti anche lungo la provinciale Tosco Romagnola, in prossimità del ponte, sempre perché il livello del fiume impediva il drenaggio della acque piovane attraverso caditoie e fognature.

Foto del gruppo Fb Ponte a Egola che vorrei

Poi c’è la conta degli smottamenti, a cominciare dalla provinciale 39 dove la strada è stata chiusa all’altezza del crossodromo a Santa Barbara per una grossa frana che ha invaso la carreggiata trascinandosi dietro un albero. Qui i vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente e i lavori di ripristino sono stati eseguiti da una ditta privata per rimuovere i detriti e ripristinare la viabilità. Piccoli smottamenti e frane hanno interessato anche la Tosco Romagnola. Altri smottamenti si sono verificati a Balconevisi dove via Buecchio è stata chiusa. Chiuse al traffico pure via Montebicchieri all’altezza del cimitero e via San Giovanni Battista a Molino d’Egola, dove l’esondazione di un rio minore ha allagato alcuni terreni a ridosso delle case.  (continua a leggere dopo le foto)

Esondazioni anche sul reticolo minore: via La Serra è stata invasa dalle acque del rio Enzi. Sempre a La Serra, l’Egola ha tracimato sulla strada che collega la frazione a San Miniato, dove le acque hanno sommerso la carreggiata, evidenziando ancora una volta la necessità degli interventi pattuiti con l’autorità di bacino con un accordo di programma per la realizzazione di un by pass, che dovrebbe risolvere definitivamente il problema. In questo punto, infatti, l’Egola crea un’ansa e in caso di piena le acque spesso tracimano gli argini creando un by pass naturale, che andrebbe regimato proprio con i lavori stabiliti con l’autorità di bacino. A Corazzano ha tracimato invece il torrente Orlo, affluente dell’Egola, e nel corso della notte è stata allagata anche la strada in località Genovini dove sono rimaste bloccate cinque auto che non riuscivano più a ripartire. Per portarle in sicurezza e liberare la strada è intervenuta la protezione civile.
Problemi si sono creati anche sul rio San Bartolomeo a La Catena dove un argine in destra idraulica ha ceduto, fortunatamente dopo che la piena era passata, e ha allagato alcuni campi risparmiando le abitazioni. Si tratta di un rio pensile, ovvero con gli argini più alti del piano di campagna, che raccoglie le acque piovane del centro storico di San Miniato e quindi che non ha portata particolarmente elevata, anche di fronte a casi di precipitazioni eccezionali come quella della notte tra sabato e domenica. 

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Problemi nella notte si sono verificati a San Miniato Basso lungo la strada Cascina Lari che collega il Castellonchio con la zona industriale. Qui il sottopasso è stato chiuso per i ristagni di acqua che si sono creati. Chiusa al traffico per allagamenti anche via Cavane fra San Miniato Basso e San Pierino in località Ventignano.

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Sono rimasti agibili invece i sottopassi nella zona di Roffia e Isola anche se in quest’ultimo si sono accentuati i problemi relativi alle infiltrazioni di acqua dalle pareti (leggi anche: Fa acqua il nuovo sottopasso, preoccupano le infiltrazioni(vedi video e foto).

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