Marconi, genitori e preside chiedono di scegliere entro il 28

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“Il fattore tempo in questa vicenda assume un aspetto rilevante e, nonostante si abbia conoscenza dei tempi che normalmente occorrono sia in politica che nelle amministrazioni pubbliche per giungere alla definizione di un accordo, vorremo che non fossero sottovalutate, da nessuno, le conseguenze  che da questo scaturirebbero”. Ad un mese dall’inaugurazione della sede provvisoria del liceo Marconi in via Trento alla Scala (qui Nuova vita al Marconi, Filippeschi: ‘Stateci addosso’ – Foto), i genitori degli studenti attendono la comunicazione ufficiale dei sindaci del Comprensorio, circa la decisione sul luogo preposto all’edificazione del nuovo Marconi. E tornano a chiederla, con una lettera firmata dai rappresentanti dei genitori e dal preside.

“Durante il consiglio comunale aperto del 25 gennaio – spiegano – abbiamo preso atto del fatto che non vi fosse ancora condivisione tra i sindaci sulla scelta del luogo (qui Marconi, Toti ‘frena’ su Fontevivo: “Liceo del Comprensorio”). Il Comune di San Miniato ha, in quell’occasione, relazionato ai cittadini circa il lavoro commissionato allo Studio Archea il quale aveva l’incarico di valutare criticità e punti di forza di quattro aree su cui potrebbe sorgere il nuovo liceo. L’analisi ha condotto all’individuazione dell’area Fontevivo. Abbiamo percepito che vi fosse invece condivisione, da parte dei sindaci, sulla realizzazione di un liceo comprensoriale nel territorio comunale di San Miniato, ma non in via Catena”.
la preoccupazione dei genitori deriva dal fatto che “A partire dal 31 agosto 2018 – dicono -, la Provincia dovrà corrispondere una indennità di occupazione per l’uso dei locali di via Trento, di circa 33mila euro per i primi sei mesi e che aumenteranno a circa 43mila per i successivi. Quindi, a conti fatti, per un ulteriore anno di permanenza nei locali si dovrà corrispondere una cifra pari a circa 500mila euro, soldi che vorremo fossero impiegati il prima possibile, nel progetto del nuovo liceo e non in una struttura provvisoria. Il liceo ha già vissuto in passato una situazione analoga e se è vero che Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo, confidiamo nel buon senso di tutti affinché ciò non avvenga. Siamo certi comunque che il problema del liceo Marconi non sarà sottovalutato da nessuno e che il futuro di questa struttura scolastica sarà sicuramente posto tra le priorità delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali, che certamente vorranno risolvere celermente, compatibilmente con i tempi necessari, l’emergenza del liceo Marconi. Sicuramente tutti concordano con la volontà di dare al liceo del comprensorio una sede definitiva e conforme alla normativa vigente in materia di edilizia scolastica e siamo altrettanto certi che ci sia la consapevolezza da parte di tutti, che la struttura attuale sia adeguata nella misura in cui questa venga ritenuta provvisoria. Sono state raccolte circa mille firme di cittadini, che firmando hanno espresso la loro volontà a farsi sentire come parte in causa, in attesa di una risposta. Auspichiamo, pertanto, che entro il 28 febbraio i sindaci del comprensorio ufficializzino l’area scelta su cui edificare il nuovo liceo Marconi, nel rispetto degli impegni assunti in occasione dell’incontro del 6 febbraio e che tale atto ufficiale sia immediatamente trasmesso alla Provincia di Pisa per la redazione del Progetto Studio di Fattibilità Tecnico Economica che l’Ente si è impegnata a redigere in 30 giorni. Chiediamo, inoltre, un incontro con i sindaci del comprensorio e la Provincia di Pisa da tenersi entro il 10 marzo prossimo teso a individuare i vari step operativi per la realizzazione del Liceo, così come già avvenuto per la gestione dei lavori che hanno portato al trasferimento a La Scala, nel quale, con spirito collaborativo e unità di intenti, è stato raggiunto un obiettivo comune nel minor tempo possibile”.

 

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