Giorni di fuoco: mappa dei roghi e punto sulle indagini foto

Ancora fuoco a Santa Maria a Monte. Mentre i volontari erano ancora impegnati nelle ultime bonifiche e nella sorveglianza delle aree coinvolte dal rogo di ieri (leggi qui), nel comune questa mattina (17 luglio) si è alzato di nuovo il fumo. Le fiamme, questa volta, si sono levate in via Fiorenzuola, in località Cinque case.

L’incendio sta interessando un campo adiacente a un’azienda agricola e ad una vecchia stalla dove un tempo stanziavano dei tori, oggi vuota. All’interno dello stabile, dove le fiamme sono già riuscite ad entrare, vi sarebbero stoccati arnesi e attrezzature, oltre ad una certa quantità di paglia e legname. Sul posto sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco, una campagnola della protezione civile e la Polizia Municipale di Santa Maria a Monte. Presente sul posto anche il proprietario del campo, che risulta essere il medesimo del campo in via Lungomonte da cui ieri si è originato l’incendio sotto Villa Mori e adiacente a via San Michele.

Il bilancio di ieri

Sono continuate intanto, tutta la notte, le operazioni di bonifica dei terreni coinvolti dal rogo sviluppatosi ieri pomeriggio. Partite da via Lungomonte, le fiamme hanno attraversato tutta la vallata e hanno risalito il versante, lambendo i giardini delle case in via San Michele e San Sebastiano ed innescando, quasi certamente, anche le fiamme che hanno danneggiato i terreni sotto il cimitero del capoluogo. Fra tanto spavento, comunque, non si registrano edifici danneggiati o persone ferite in alcun modo, anche se sono andati in fumo numerose piante anche lungo l’antico viale che porta a Villa Mori (in foto, a destra, una ricostruzione dei terreni coinvolti dal rogo principale, sotto via San Michele). Una giornata durissima che ha visto impegnati nei primi, fondamentali attimi di dipanazione delle fiamme, anche numerosi residenti e volontari. Uno spirito solidale che anche oggi è stato a più riprese elogiato dall’amministrazione comunale e dalla sindaca Ilaria Parella.
Le indagini dei carabinieri
I carabinieri non avrebbero ravvisato gli estremi del dolo. Anche se hanno inviato informativa di reato alla Procura che sta valutando la posizione delle persone coinvolte nell’incendio per decidere se ci sono gli estremi per incendio colposo. La ricostruzione circolata è stata una praticamente da subito e gli atti dei carabinieri sembrano confermare che ha originare il rogo sia stato il surriscaldamento delle cinghie di un attrezzo agricolo – non un mezzo – che avrebbe innescato l’incendio a contatto con la paglia secca. La rotoballa è stata posta sotto sequestro come atto dovuto, per compiere le necessarie indagini. La persona a bordo del mezzo, secondo la ricostruzione, quando ha notato le fiamme ha provato a mettere in sicurezza il veicolo, dirigendolo lontano dalle case più vicine. Senza accorgersene, però, stava allargando il potenziale fronte di fuoco. 

I ringraziamenti del sindaco
“Desidero ringraziare tutti coloro che sono intervenuti nella lunga giornata di ieri – ha detto la sindaco Ilaria Parrella -. Santa Maria a Monte è stata messa a dura prova ma ha saputo rispondere con forza alle minacce del fuoco. Prima di tutto il ringraziamento lo vorrei rivolgere ai volontari della Pubblica Assistenza di Ponticelli e della Misericordia di Montecalvoli coordinati da Carlo Mariangeli che prontamente sono intervenuti e hanno lavorato incessantemente per tutto il giorno e la notte. Un ringraziamento anche al Comandante della Polizia Municipale, ai vigili, al settore tecnico del comune che sono intervenuti sul luogo dell’incendio. Fondamentale l’apporto di tutti gli altri volontari appartenenti alle varie associazioni di volontariato provenienti da molti comuni che si sono prodigati per codiuvare i vigili del fuoco e i dipendenti delle Regione che hanno messo a disposizione gli elicotteri permettendo di debellare le fiamme che ormai si stavano espandendo da San Michele al centro abitato. La professionalità dei piloti degli elicotteri e dei coordinatori a terra e dei vigili del fuoco è stata fondamentale per evitare il peggio. Infine un ringraziamento alle associazioni del territorio, ma anche agli esercizi commerciali che hanno partecipato a vario titolo contribuendo a dare sostegno a chi ne aveva bisogno. L’ultimo ringraziamento voglio farlo ai nostri cittadini sia quelli coinvolti direttamente (e sono stati tanti) e non, che con grande disponibilità si sono messi a disposizione di chi ne avuto bisogno e che hanno grande prova di solidarietà e di unità”.

Nilo Di Modica

 

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