Si barricano in casa per rubare: via anche abiti firmati foto

Sono entrati dentro casa in tre, hanno bloccato l’ingresso principale mettendo un divano alla porta, dopodiché è iniziata la caccia, precisa e meticolosa, senza tralasciare neanche il più piccolo dei cassetti, arraffando vestiti, orologi, contanti e profumi. Non si ferma l’ondata di furti nelle abitazioni di Santa Croce. Una razzia continua, quasi a tappeto, arrivata ieri sera (18 novembre) anche nell’abitazione di via Copernico dove vive Maurizio Donati, molto conosciuto nella cittadina conciaria anche per l’attività politica condotta fino a pochi anni fa.

Erano passate da poco le 18 quando Donati ha chiuso alle sue spalle la porta di casa, senza neanche inserire l’allarme. “Dovevo fare un salto veloce in paese – dice – poi mi sono trattenuto al bar e alla fine sarò stato fuori un’oretta scarsa. Praticamente eravamo in pieno giorno, in una zona di Santa Croce dove a quell’ora è ancora pieno di gente per le strade, magari a passeggio con il cane o con i figli: all’allarme non c’è proprio pensato, perché dai per scontato che in un contesto del genere non sia possibile subire un furto. Invece è sbagliato: questi entrano e fanno cosa gli pare, senza preoccuparsi di niente”.
Ad ogni modo, quando Donati è tornato a casa verso le 19, non c’era verso di aprire la porta: per riuscirsi è stato necessario ripercorrere lo stesso itinerario dei ladri. “Sono entrati da una finestra a piano terra sul retro, sul lato di viale di Vittorio – racconta Donati -. Una volta dentro hanno messo un divano a contrasto con la porta”. Una stratagemma messo in pratica spesso, anche nei furti degli ultimi giorni, proprio per evitare di essere sorpresi e avere il tempo di fuggire, qualora il proprietario rientrasse prima del previsto. In questo caso non è servito, i ladri (probabilmente tre secondo il racconto di una vicina di casa) hanno avuto il tempo di ispezionare l’abitazione a fondo, dal piano terra fino alla soffitta, arraffando non solo contanti e oggetti di valore, ma anche profumi e vestiti di buona fattura. “Sono spariti alcuni pantaloni di marca – racconta Donati – ma anche delle maglie da pochi euro che utilizzavo fra settimana. Poi alcuni profumi, due orologi rolex e alcuni contanti che avevo in una busta. Probabilmente si sono divisi ispezionando un piano a testa”. I ladri hanno anche sganciato uno ad uno tutti i quadri, appoggiandoli a terra, alla ricerca di una cassaforte che in realtà non c’è, salendo poi in soffitta dove hanno trovato borsoni e valigie da riempire di refurtiva. A chiamare i carabinieri, infatti, è stata una vicina di casa che, poco prima delle 19, ha visto tre uomini a volto scoperto scavalcare il cancello, con i borsoni in spalla, per poi darsi alla fuga.
“Sono non altro – aggiunge Donati – c’è da essere contenti che non abbiano spaccato niente. Per il resto il danno economico è consistente: con mia moglie stiamo ancora finendo di mettere a posto tutto per vedere cosa manca. Domani torneremo dai carabinieri per formalizzare la denuncia”.

 

Giacomo Pelfer

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