Incendio in un’azienda di Castelfranco, campionamenti Arpat

Le fiamme sono arrivate a lambire un edificio di stoccaggio di prodotti chimici. Secondo i vigili del fuoco che hanno immediatamente spento l’incendio, il fuoco non è bruciato abbastanza da liberare sostanze in aria, o almeno da liberarne una quantità tale da rivelarsi pericolosa. L’Arpat, comunque, ha campionto l’acqua di spegnimento, per capire se sostanze sono precipitate. E in corso ci sono una serie di altre analisi che al momento, comunque, dovrebbero servire a tranquillizzare ulteriormente sulla presenza di sostanze in aria. 

L’allarme è scattato intorno all’una e 30 della notte tra 21 e 22 luglio. Sul piazzale della Figli di Guido Lapi che si occupa di deposito e commercio di prodotti chimici per l’industria conciaria, un Fiorino ha preso fuoco e le fiamme si sono presto estese all’area circostante, fino ad alcune strutture dell’azienda e fino anche a lambire quella di stoccaggio. L’emergenza quindi, per i vigili del fuoco del distaccamento di Castelfranco di Sotto e della sede centrale di Pisa arrivati con 4 automezzi in via Tabellata, era arginare le fiamme per non farle arrivare alle sostanze chimiche. Tra le 2,30 e le 3, infatti, il rogo di fatto era domato e circoscritto. In via del tutto precauzionale, però, il personale operante ha allertato anche il nucleo Nbcr del comando di Firenze. L’intervento si è concluso alle 7 di oggi 22 luglio. Sul posto sono arrivati anche il personale inviato dal 118 e una pattuglia di carabinieri di San Miniato, oltre al personale Arpat che ha fatto diversi rilievi, compreso il campionamento delle acque di spegnimento. Il monitoraggio Arpat continuerà, comunque, fino alla verifica di tutti i dati ma al momento non c’è sospetto di alcuna pericolosità. L’incendio ha destato molto allarme perché fin dalle prime ore del mattino si vedevano fiamme alte.
Tanto che il gruppo consiliare Centrodestra per Castelfranco di Sotto, a firma di Monica Ghiribelli, Alba Colombini e Nicola Sgueo, con una nota dice di condividere “con i cittadini questa comprensibile preoccupazione e, pertanto, chiediamo che il sindaco e l’assessore all’Ambiente riferiscano alla cittadinanza se vi siano stati o vi siano pericoli per la salute”.
Repentina la risposta del sindaco Gabriele Toti e dell’assessore Federico Grossi. “Non sono pervenute – dicono – a oggi al Comune informazioni su rischi e pericoli per la salute della popolazione o dei cittadini residenti nella zona. L’Arpat, comunque, ha eseguito diversi campionamenti per accertare rischi e possibili contaminazioni. Sono inoltre in corso ulteriori analisi che al momento, comunque, dovrebbero servire a tranquillizzare ulteriormente sulla possibilità di sostanze nocive liberatesi durante la combustione. Il monitoraggio Arpat – che ringraziamo per il tempestivo intervento e per il capillare lavoro di controllo – continuerà, comunque, fino alla verifica di tutti i dati ma al momento non ci sono emergenze o pericolosi per la salute e la sicurezza dei cittadini né limiti al autoconsumo di frutta, verdura e vegetali di orti e giardini”.

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