Ncd: “Il rilancio del centro passa per vecchio liceo e ospedale”

“Dopo un ventennio di progressivo e incessante impoverimento del suo tessuto commerciale, amministrativo e sociale, in queste ultime settimane ha preso avvio una riflessione per individuare strategie e iniziative che potrebbero consentire un rilancio del centro storico di San Miniato. A partire dall’approfondita valutazione di alcuni elementi, quali il project financing, stipulato nel 2005 e la presenza di importanti immobili pubblici inutilizzati”.

A fare il punto è Roberto Ferraro, responsabile Nuovo CentroDestra di San Miniato, che sul project financing sottolinea: “È evidente che se San Miniato dovesse riappropriarsi, cosa non impossibile, dei parcheggi pubblici a pagamento gestiti della cooperativa Consorzio Etruria e soci, potrebbero essere ridotte le attuali tariffe e ampliato il numero degli stalli a uso gratuito, riportando quindi la situazione a quella ante stipulazione del project financing, con evidenti benefici per tutti i cittadini, residenti e non. Se poi il Comune, nell’ambito della controversia con la cooperativa Consorzio Etruria e soci, riuscisse a ottenere anche un reale ampliamento del parcheggio di Fonti alle fate, il centro storico potrebbe fare un ulteriore e fondamentale passo avanti per la sua rinascita. Futuri progetti che abbiano l’ambizione di ridare vitalità al capoluogo non possono ignorare la presenza a San Miniato di importanti immobili pubblici inutilizzati”.
In un momento in cui la tendenza è di limitare il cemento e riutilizzare l’esistente, anche San Miniato dovrebbe lavorare per il recupero. “San Miniato – prosegue Ferraro – ha due grandi immobili in disuso o che lo diverranno a breve, il vecchio liceo Marconi e la storica sede dell’ospedale. I due immobili sono ubicati in posizione strategica, il liceo all’estremo ovest dell’abitato, l’ospedale all’estremo est. Il recupero all’uso pubblico di tali immobili, oltre a evitare il consumo di nuovo territorio, valorizzerebbe edifici che altrimenti sarebbero destinati al progressivo degrado e con essi l’ambiente che li circonda. L’impressione è che l’ipotesi di un effettivo riutilizzo di tali plessi è, allo stato attuale, solo una opzione marginale se non addirittura inesistente, mentre costantemente si ipotizzano solo nuove costruzioni e nuovo consumo di territorio, unitamente ad interventi assolutamente secondari. Dare nuova vita ai due importanti edifici posti ai lati estremi del centro storico vorrebbe dire creare una situazione ottimale per far rivivere amministrativamente ed economicamente la città, senza peraltro creare grossi problemi di traffico data la loro periferica ubicazione, la quale potrebbe usufruire anche degli eccezionali vantaggi conseguenti alla eventuale realizzazione della famosa Via sasso. E qui si ritorna al famoso project financing la cui positiva definizione avrebbe anche in questa circostanza un effetto corroborante per il futuro di San Miniato. Una favorevole chiusura dell’infausto project financing e la ricerca di un adeguato utilizzo del vecchio liceo e dell’ospedale, non sono dettagli marginali, ma punti di partenza di un serio piano di rilancio del centro storico di San Miniato”.

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