Giuseppe Gori raccontato dai ragazzi del Cattaneo

Giuseppe Gori e la sua storia di calzolaio antifascista di Cigoli diventa un cortometraggio grazie ai ragazzi dell’istituto superiore Cattaneo e all’associazione La Conchiglia di Santiago e il comitato Gori.

Il film che ripropone una rivisitazione della storia antifascista del noto personaggio samminiatese ha cercato di affrontare il disagio e le difficoltà di inserimento sociale che dovette soffrire Gori, mettendole in relazione con quella del mondo di oggi, non è un caso infatti – è stato sottolineato – che a realizzare il corto sia stata una classe caratterizzata dalla presenza di ragazzi di varie origini. Nella pellicola sono stati anche inseriti pezzi della riprese effettuale durante lo spettacolo realizzato a Cigoli, paese dove nacque e visse Gori, un anno fa chiamato Morrò senza vivere un momento. Il cortometraggio verrà presentato venerdì prossimo, alle 19,30, nei locali della Casa del popolo di Cigoli. Prima della proiezione ci sarà una cena buffet, mentre dopo il film è previsto un incontro con i ragazzi coinvolti, il preside, i professori, la popolazione e i membri del Comitato Gori. Il lavoro didattico è stato promosso da Andrea Mancini e Chiara Caruso de La conchiglia di Santiago, mentre i ragazzi coinvolti in questa esperienza sono in piccola parte di origine italiana: gli altri vengono da varie parti del mondo. “Giuseppe Gori – dice Mancini – è stato presentato per quello che era. Un ragazzo simile a loro, con problemi di integrazione, ma anche con il forte impegno politico che lo portò ad essere condannato a venticinque anni di carcere da parte del fascismo. Non a caso, fu definito il piccolo Gramsi di Cigoli, in quanto lottò anche durante la prigionia”. Il progetto, iniziato lo scorso anno, intende realizzare un film completo riguardo alla storia di questo personaggio. “Evocare i tempi passati – aggiunge Lia Bertini del comitato Gori – è fondamentale. In quel tempo, le libertà erano annullate e si viveva in una realtà degradata, ma ci sono stati personaggi, come Giuseppe Gori, che hanno sempre cercato di far rialzare la testa ai propri compaesani, portando giovamenti alla storia del paese”. Un’iniziativa ben accolta dal sindaco Vittorio Gabbanini. “I giovani e la memoria sono le basi perchè le atrocità della guerra non accadano più. Anche l’amministrazione comunale si sta impegnando per coinvolgere sempre di più i ragazzi: in mano alle giovani generazioni c’è il nostro futuro e far loro conoscere storie e aneddoti di chi, come Gori, ha speso la vita per un ideale di pace, vuol dire gettare le basi perché simili atrocità non accadano mai più”. E aggiunge: “Mi piacerebbe far proiettare questo cortometraggio nella prossima edizione del Cinema sotto le stelle, in programma ad agosto a San Miniato e San Miniato Basso”.

Filippo Latini

 

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