Undici telecamere per “spiare” San Miniato

Arrivano gli occhi elettronici per vigilare su San Miniato. Le 11 telecamere che comunque non entreranno in funzione prima dell’estate, saranno posizionate in punti strategici del territorio, grazie a un protocollo firmato oggi 1 dicembre.

Le telecamere saranno in località Ponte a Elsa, via Tosco Romagnola, bivio via Nazionale, Viale Marconi, altezza Stazione ferroviaria, via dei Mille, altezza svincolo della FiPiLi direzione Pisa, via di Castelfiorentino, angolo via Poggio al Pino, via Dalmazia, angolo via Bassa, in località Ponte a Egola, via Pannocchia angolo via di Pruneta, in località San Romano, via Tosco Romagnola ovest, altezza Credito Cooperativo Pisa e Fornacette, in località Ponte a Egola, rotonda via Gramsci, intersezione via Turati, via Romaiano, via Terracini, in località Ponte a Egola, rotonda della FiPiLi, direzione Firenze, in località San Donato, alla rotonda via Leonardo Da Vinci, intersezione bretella del cuoio, interporto, via Romaiano, in via I maggio, intersezione via delle Pinete.
Il sistema di video sorveglianza cittadino sarà costituito da telecamere di tipo fisso, connesse in rete dati Ip, che servirà, quando ci saranno le telecamere e tutto ciò che serve per farle funzionare alla video sorveglianza del territorio urbano ed extraurbano. Per la realizzazione del primo lotto del progetto serviranno 90mila euro messi a disposizione dalla fondazione Carismi. Un progetto che come ha sottolineato il sindaco non vedrà la luce prima dell’estate 2016, il comune deve ancora espletare la gara per l’acquisto della telecamere, poi dovranno essere collegate a una centrale, ma non solo: in parte devono ancora essere definiti punti esatti della loro collocazione, che comunque ha detto Gabbanini: “Non li staremo a precisare”. Ma per questo non ci sono problemi, perché come ha sottolineato il comandante della polizia municipale Pancanti, le telecamere dovranno essere segnalate ai cittadini attraverso cartelli informativi come previsto dalla legge indipendentemente dalla volontà del sindaco. Le 11 telecamere, ha spiegato sempre il comandante dalla polizia municipale “Serviranno in primo luogo per rilevare attraverso il collegamento con i data base del ministero tutte le auto che non sono in regola da quella rubate a quella che non hanno fatto la revisione o non hanno pagato l’assicurazione, ma potranno essere utilizzate anche per identificare e rintracciare autori di delitti contro il patrimonio o la persona”. Inoltre potranno essere utilizzate in modo dinamico, ovvero sarà possibile seguire per tutto il comune, o quanto meno nelle zone coperte dal servizio gli spostamenti dei cittadini e se ciò che vine visto potrà avere una rilevanza permetterà alle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente o comunque di raccogliere materiale probatorio che finirà tra gli elementi di prova utili per le indagini e poi per i processo. Insomma questo significa che teoricamente i primi a dover essere controllati non saranno solo i ladri, ma anche i cittadini che potranno essere scoperti se non in regola con il veicolo dagli occhi elettronici.
Le immagini registrate dalle telecamere, quando l’amministrazione metterà in atto quello che per ora è nei suoi intenti, saranno inviate via rete wireless criptata al Centro di gestione per essere registrate in un apposito server, conservate e automaticamente cancellate, dopo il tempo di conservazione previsto per legge di 7 giorni. La centrale di controllo attiva 24 ore su 24 sarà situata nella sala operativa del comando della polizia municipale e nella centrale operativa, della compagnia carabinieri di San Miniato.
Titolare del trattamento dei dati raccolti è il comune di San Miniato nella persona del comandante della Polizia Municipale. L’accesso al sistema e inoltre consentito agli operatori del Centro di gestione del Comune di San Miniato, nominati dal Comandante per la gestione e manutenzione del sistema e l’accesso alle immagini. Questi per la legge sulla privacy non dovranno divulgare informazioni o materiale digitale a a nessuno, salvo richiesta dell’autorità giudiziaria previa autorizzazione del giudice per le indagini preliminari, pena la nullità degli elementi di prova acquisiti. “Questi strumenti saranno un valido aiuto per le forse dell’ordine”, ha sottolineato il viceprefetto Romeo.
“Comunque sia le telecamere – ha detto il capitano dei carabinieri Antonio Trombetta – quando entreranno in funzione saranno un valido aiuto per produrre più sicurezza e avranno un’azione di deterrente contro i reati”.

 

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