Porta a porta, a San Miniato nel 2016 via le campane blu

Non sta andando affatto male l’andamento della differenziata a San Miniato, previa la risoluzione di alcune criticità come gli abbandoni e lo scioglimento dell’annuale nodo delle tariffe che, promettono dal comune “potrebbero già stabilizzarsi da quest’anno, forse anche diminuire”. A fare il punto della situazione ieri sera, mercoledì 9 dicembre, presso la sala del bastione, l’assessore Manola Guazzini insieme al presidente Geofor Paolo Marconcini, durante un’assemblea organizzata con i residenti del centro storico alla presenza anche dei tecnici dell’azienda e del comune.

In agenda anche la novità con la quale i sanminiatesi dovranno prendere confindenza dal 2016: la scomparsa delle campane blu del multimateriale, che sarà raccolto davanti casa come l’organico e la carta. Una novità solo anticipata ieri, ma la cui introduzione sarà calendarizzata con precisione nei prossimi mesi. Per il resto San Miniato, che prima dell’estate ha esteso il servizio porta a porta, ha cominciato a crescere in tutti gli indicatori relativi alla differenziazione. Secondo i dati dell’osservatorio regionale sui rifiuti resi noti da Arpat nei giorni scorsi, il comune registrava nel 2014 un dato del 50% di differenziata. Una cifra che nel 2015 potrebbe aggirarsi già intorno al 65%. “E’ assolutamente da combattere invece il fenomeno degli abbandoni, sul quale stiamo vigilando in modo capillare” spiega l’assessora all’ambiente Manola Guazzini, protagonista proprio in questi giorni di numerose segnalazioni. “Le strade interessate maggiormente le conosciamo tutte, in via Dalmazia i rifiuti abbandonati vengono recuperato praticamente ogni sera. Coma anche in val d’Egola, in via Oberdan o in via Arginale ovest. Situazioni sulle quali siamo intervenuti in questi giorni con la polizia municipale per mandare delle multe”. Fenomeno fastidioso, che ha riguardato in certi casi anche il centro storico, e che ha portato alla presa della decisione in merito alla campana blu, ricettacolo di abbandoni fuori cassonetto ma anche di un’inciviltà che si manifesta dentro il luogo adibito alla raccolta. Proprio nel centro storico, infatti, una recente ispezione ha registrato la presenza nelle campane blu di oltre il 33% di materiale non idoneo. “La raccolta con le campane blu ha visto perseverare fenomeni odiosi come l’abbandono – continua Guazzini – oltre al fatto che i rifiuti che vi finiscono dentro si sono dimostrati spesso e volentieri maldifferenziati. Abbiamo tentato in vari modi di mantenere la campana, ma evidentemente quel salto di civiltà che essa richiede è ancora lontano”. Parole alle quali ha dato man forte anche il presidente di Geofor: “piacerebbe a tutti evitare le campane, teoricamente da sole basterebbero a fare la differenziata – ha detto Marconcini – ma la verità è che per adesso, con esse, si fanno percentuali molto basse e non in linea con le tappe imposte dalle leggi. Senza contare la scarsa qualità del raccolto”. C’è, infine, il nodo dell’organizzazione del servizio e delle tariffe. “Stiamo mettendo a punto un piano di rafforzamento del servizio ed un calendario maggiormente definito per lo spazzamento, con un controllo sempre maggiore ad eventuali disservizi, che sono stati puntualmente segnalati ogniqualvolta i cittadini ce ne mettevano al corrente” ha assicurato Guazzini. “Il tutto accompagnato, a fine mese, da un bilancio che non dovrebbe prevedere aumenti nelle tariffe ed anzi, potrebbe vederci impegnati in una diminuzione. E’ allo studio in questi giorni”.

Nilo Di Modica

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