Cantieri per 6,5 milioni a S. Miniato: tutti i lavori

Nel futuro prossimo di San Miniato ci sono 6,5 milioni di cantieri in partenza o pronti a partire. Lavori in parte già previsti da tempo e inseriti nel piano delle opere pubbliche e in parte aggiunti in base a nuove contingenze o ad ulteriori finanziamenti in arrivo dalla Regione. Si va dalle opere di difesa del suolo a interventi per la sicurezza stradale, dai nuovi marciapiedi alla pubblica illuminazione a led, fino ad arrivare a spazi a verde, fognature e strutture del centro storico.

Una fognatura per Romaiano
Una nuova fognatura arriverà in via della Spira a Ponte a Egola, nella zona industriale di Romaiano che ad ogni pioggia finisce costantemente sott’acqua. “Fino ad oggi – spiega l’assessore ai lavori pubblici Marzia Fattori – avevamo un accordo con il Consorio di Bonifica che prevedeva, in caso di pioggia, il pompaggio del rio Malucco per alleggerire l’afflusso di acqua in arrivo dalla fognatura di via della Spira. In questi anni, però, ci siamo resi conto che il problema persiste comunque, a dimostrazione del fatto che la condotta fognaria non ha una portata adeguata”. Da qui la decisione di sostituire interamente la fognatura bianca che corre al di sotto della strada (180mila euro a cario del comune), anche per verificare, come teme l’amministrazione, l’eventuale presenza di allacci non autorizzati. “Speriamo di sbagliarci – commenta il sindaco Vittorio Gabbanini – ma in questo modo ci renderemo conto di cosa c’è sotto”.

Egola più sicuro
Sono partiti da alcune settimane, intanto, anche i lavori previsti da anni in base all’accordo di programma per la messa in sicurezza dell’Egola. Dopo la costruzione del nuovo ponte, sono in corso in questi giorni i lavori per l’argine previsto a Corazzano (190mila euro) e per un nuovo muro in cemento (186mila) a protezione dell’argine a ridosso di Ponte a Egola. Interventi che saranno seguiti nei prossimi giorni anche dal cosiddetto bypass de La Serra (350mila): un tunnel sotterraneo che, in caso di piena dell’Egola, dovrebbe garantire il passaggio dell’acqua al di sotto della strada verso San Miniato, tenendo all’asciutto l’asfalto della provinciale.

Il completamento di Roffia
E’ stato firmato venerdì l’accordo con le ditte appaltartici per gli ultimi lavori alla cassa d’espansione di Roffia. Sono previsti in tutto 6 lotti per un totale di 1 milione e 800mila euro, interamente stanziati dalla Regione. “Il primo lotto, destinato alla videosorveglianza – spiega l’assessore Fattori – sarà lasciato per ultimo, mentre partiremo subito con i lotti 2, 3 e 4 per la sistemazione delle arginature e delle scogliere. Alla fine di questi lavori sarà espletata la gara per il lotto 5 finalizzato al rivestimento dei parapetti e dei punti di presa, mentre stiamo finendo di predisporre il lotto 6 per ulteriori lavori di movimento terra”.

Consolidamento di Gargozzi
E’ già in fase di ultimazione, ormai, l’intervento di consolidamento del versante a valle del plesso scolastico e del relativo vicolo carbonaio: un cantiere da 600mila euro complessive, stanziate interamente dalla Regione.

Tre nuove rotatorie
Tornando a Ponte a Egola, come anticipato in questi giorni da ilcuoioindiretta.it, sarà la nuova conceria La Patrie a finanziare la realizzazione della rotatoria tra viale Gramsci, via Corridoni e via Leonardo da Vinci (77mial euro), che sarà caratterizzata anche da un gioco d’acqua. “In questo modo – dice Gabbanini – garantiamo innanzitutto la sicurezza, soprattutto dopo l’introduzione del doppio senso in via Corridoni, e allo stesso tempo interveniamo sul decoro”. “E’ bene precisare – sottolinea Fattori in risposta alle polemiche dell’ultimo consiglio comunale – che questo finanziamento non sarà a scomputo degli oneri di urbanizzazione”.
Anche a San Miniato Basso a La Catena, però, è stato deciso di sostituire due svincoli con altrettante rotatorie: sono gli incrocio della Tosco Romagnola con via Guerrazzi e via dei Mille, anche se in questo caso siamo in fase progettuale.

Nuovi marciapedi
I prossimi mesi saranno anche la volta buona per i nuovi marciapiedi in via Curtatone e Montanara a Ponte a Egola, anche se rispetto al progetto originario non si interverrà su entrambi i lati della strada. “In alcuni tratti e soprattutto su un lato il marciapiede esistente è in buone condizioni – dice Fattori – per cui valuteremo in corso d’opera dove realizzare il marciapiede nuovo e dove mantenere quello attuale”. A San Miniato Basso, invece, è stata aperta la gara per il marciapiede in via Aldo Moro: entro l’anno è previsto l’inizio dei lavori. Complessivamente i marciapiedi impegneranno 414mila euro.

Illuminazione pubblica
E’ in fase di completamento il primo lotto per la nuova illuminazione a led lungo l’intero tracciato sanminiatese sulla Tosco Romagnola: in fase di ultimazione il tratto da San Romano a San Miniato Basso (125mila euro), che sarà poi seguito dal secondo lotto da San Miniato Basso fino a Ponte a Elsa (290mila). Dopodiché toccherà a via Gramsci, fra Ponte a Egola e San Romano: “In quel caso – spiega il sindaco – l’obiettivo è sostituire completamente l’illuminazione entro la primavera”.

Nuovi giardini
Due nuove aree a verde sosrgeranno a Ponte a Egola e Corazzano: la prima sarà quella di via Silvio Pellico (18mila euro), mentre la seconda è prevista al campo sportivo di Corazzano (57mila euro) dove arriverà anche un fontanello. Fontanello che insieme a quello previsto a La Scala sarà il nono del comune di San Miniato.

Leporaia in partenza
Sono in fase di affidamento, invece, i lavori per le tribune al campo sportivo Leporaia di Ponte a Egola. Ad aggiudicarsi l’appalto (335mila euro), alla fine, è stata l’impresa arrivata seconda in graduatoria, dopo che la prima classificata aveva avanzato un ribasso considerato anomalo, senza riuscire a fornire adeguata giustificazione.

Discarica e impianto di sollevamento
Sono già in corso, invece, i lavori in corso anche per la bonifica della discarica di Scacciapuce e per l’impianto di sollevamento di San Donato, nei pressi di via Arginale Est (per circa 400mila euro).

La scuola di Ponte a Elsa
Altri 400mila euro, com’è noto, sono stati destinati alla scuola elementare “Collodi” a Ponte a Elsa, dove è previsto l’abbassamento e la ricostruzione della copertura e una riorganizzazione degli spazi interni. “Sarà la seconda scuola del nostro comune rispondenti alla nuova normativa antisismica”.

San Domenico e Loretino
Nel centro storico, lavori in somma urgenza alla copertura dell’ex arcihivio storico nel complesso di San Domenico (120mila euro), mentre al termine della mostra mercato partirà anche il recupero del seminterrato e del chiostro (454mila euro). Entro l’anno, infine, altri 29mila euro saranno investiti nel recupero dell’oratorio del Loretino.

Da dove arrivano i soldi
“Dopo sette anni nei quali l’amministrazione comunale ha fatto la scelta di non contrarre mutui e dedicarsi al rimborso del capitale, che superava i 21 milioni di euro, nel 2016 ne abbiamo stipulato uno da 1,2 milioni – spiega l’assessore Gianluca Bertini -. Questo è stato possibile perché, alla fine di quest’anno, il residuo da saldare si aggira intorno ai 6 milioni, consentendoci di impegnarci per realizzare una serie di interventi che sono stati inseriti all’interno del programma triennale delle opere pubbliche”. A questi si aggiungono poi 3 milioni e 600mila euro di fondi regionali, 1 milione e 300mila a carico del comune e 186mila da parte di privati. “La parte più cospicua del mutuo è destinata a gli arredi e aree a verde – prosegue l’assessore Fattori -, insieme alle lavorazioni edili e all’impianto di illuminazione”. 

Oltre 6 milioni in pochi mesi
“Da qui alla fine dell’anno i cantieri che saranno aperti sul nostro territorio sono davvero tanti, per una spesa complessiva di 6,5 milioni di euro – dichiara il sindaco Vittorio Gabbanini -. Grazie a questa consistente cifra che proviene da fondi regionali, risorse comunali, mutuo e privato, si vanno a coprire a tappeto il capoluogo e molte delle frazioni del comune con lavori relativi ad opere necessarie ed urgenti che riguardano scuola, sicurezza, arredo urbano e molto altro. Ai soldi che provengono in parte dalla Regione e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e in larga parte anche dal Comune, vanno sommati anche 1,2 milioni di euro del mutuo, soldi interamente destinati a questa tranche di lavori – e conclude -. Purtroppo le risorse di cui disponiamo ogni anno sono sempre meno e questo ci costringe a fare delle scelte su chi e che cosa privilegiare: abbiamo deciso di mettere al primo posto la sicurezza dei cittadini con interventi di difesa del suolo e sulle nostre strade, e di privilegiare la riqualificazione di strutture già esistenti, come il Complesso di San Domenico, in modo da valorizzare e rendere fruibili gli spazi urbani che offre la nostra città”.

Giacomo Pelfer

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