Dramma Popolare, due date per il Tartufo dopo Cuoiodepur

Un dibattito aperto al pubblico e la mostra dei manifesti del Dramma Popolare. Così il Teatro dello Spirito e la Mostra mercato nazionale del tartufo bianco di San Miniato festeggiano insieme, con due appuntamenti fissati alla vigilia del secondo fine settimana dedicato all’oro bianco di San Miniato.

Venerdì 18 novembre alle 17,30 nella sala del consiglio comunale, ci sarà un dibattito aperto al pubblico su Il Dramma Popolare oggi, le prospettive future. Insieme al presidente della Fondazione Istituto Dramma Popolare Marzio Gabbanini, ci saranno Laura Baldini, presidente del Centro Studi Tardo Medioevo e il sindaco Vittorio Gabbanini. Sabato 19 novembre, alle 17,30 a Palazzo Grifoni, sarà inaugurata la mostra dei manifesti.
Il Dramma Popolare, quindi, torna in città dopo una delle tappe di teatro itinerante: sabato 29 ottobre, infatti, alla Cuoidepur, ha portato oltre 200 spettatori che hanno assistito a Un Comico fatto di Sangue, di e con Alessandro Benvenuti.
“L’iniziativa – racconta Marzio Gabbanini – si colloca non soltanto nel programma del 70esimo anniversario dalla nascita del nostro teatro, ma, anche e soprattutto, nell’intento perseguito in questi anni della mia presidenza di attuare a pieno il principio di un Dramma Popolare capace di andare incontro alla gente e renderla protagonista, sempre proponendo testi teatrali di alta qualità. Quest’anno il Dramma Popolare si è spostato verso il territorio con 2 spettacoli realizzati rispettivamente negli spazi della Misericordia di San Miniato Basso, sulla figura di Don Milani, e presso il Santuario della Madonna dei Bimbi a Cigoli, sulla Figura di don Mazzolari, per giungere alla Cuoiodepur. La scelta non è casuale, al contrario ben meditata , visto come la Cuoidepur sia simbolo delle Associazioni Industriali e artigianali del comprensorio, essendo insito nel programma dei fondatori del Dramma Popolare il principio secondo il quale un Teatro Popolare debba andare nelle chiese, sulle piazze e nelle fabbriche. Non si è trattato semplicemente di un’itineranza, quanto piuttosto dell’affermazione di un valore, quello di un teatro del popolo che sappia far giungere il proprio messaggio a tutti indistintamente, in ogni spazio in cui ci sia gente che ha fede, lavora, si riunisce per confrontarsi e comunicare, ma, soprattutto per alimentare speranze per il futuro. Ecco perché la rappresentazione alla Cuoidepur di uno spettacolo di Alessandro Benvenuti che va al cuore di una problematica di larghissima attualità, quella della complessa realtà della famiglia di oggi, affrontata con quell’ironia che è sempre testimonianza di riflessione critica e, comunque, ogni volta costruttiva”.
A fare gli onori di casa, il presidente della Cuoidepur e del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola Michele Matteoli che Marzio Gabbanini ha ringraziato anche donandogli la copia del manifesto del primo spettacolo La Maschera e la Grazia del 1947 e l’incisione originale dell’ultimo spettacolo Il Martirio del Pastore opera di Lanfranco Cionna.

 

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