Cattaneo, nei documenti della Provincia le cause del crollo foto

“Gravissimi difetti di costruzione del paramento murario”. Salta agli occhi questa frase tra le tante valutazioni contenute nel verbale di esecuzione lavori di somma urgenza e nella relazione della perizia tecnica, documenti (scaricabili in fondo all’articolo) redatti dalla Provincia di Pisa sui fatti dello scorso 17 gennaio all’Itc Cattaneo di San Miniato, quando nella notte crollò il rivestimento esterno in mattoni’ dalla parete sovrastante la porta dalla quale entrano i ragazzi (leggi: Cattaneo, crollano mattoni che rivestono la facciata – Foto).

La situazione, com’è noto, è stata parzialmente rimediata con lavori di somma urgenza che nel giro di poco tempo permisero ai ragazzi di ricominciare le lezioni dopo appena qualche giorno di stop (leggi: Cattaneo: sede chiusa fino a lunedì, quinte in via Roma da giovedì). Le valutazioni sullo stato dell’arte e sulle cause che hanno portato alla caduta di parte del rivestimento però da quel giorno non si sono mai fermate. A dare il via alle indagini tecniche fu proprio la Provincia subito, dal giorno dopo, il 18 gennaio, al fine anche di stimare la spesa complessiva dei lavori di messa in sicurezza, con tanto di montaggio dei tunnel agli ingressi, che sono ammontati alla fine alla cifra di 94mila euro. Oltre ai costi, però, quella perizia contiene preziose indicazioni per far emergere le cause del crollo, che fin dalle primissime ipotesi era stato collegato inizialmente all’unione fatale di pessime condizione atmosferiche, forte vento, ed un eventuale infiltrazione di lungo corso sul muro di mattoni. Proprio quella prima ipotesi adesso viene sconfessata, a vantaggio di una valutazione che entra nel merito della costruzione di una parte del paramento murario, nel complesso ed in altri punti ancora al centro di valutazioni.

“Dalle prime verifiche condotte, limitate al momento al Piano Secondo ed alla porzione sovrastante l’ingresso principale, è emerso che il paramento facciavista, costituito da mattoni pieni, non presenta nessun collegamento alla retrostante struttura in cemento armato, (non è presente alcun connettore metallico, né è stata usata malta di incollaggio)” si legge nella relazione come ripresa nel verbale dei lavori. “I paramenti murari appoggiano pertanto, con tutto il loro peso, sul sottostante profilo metallico a “U” che è collegato mediante connettori metallici al cemento armato. Non avendo in alto nessun tipo di ritegno si presentano pertanto come muri appoggiati alla base sul profilo metallico e completamente liberi in sommità, il che comporta un’altissima vulnerabilità al ribaltamento del muro rispetto al piede del muro stesso”. 

“La struttura muraria inoltre presenta a vista due gravissimi difetti: una malta estremamente povera (che letteralmente si sbriciola toccandola) e mattoni di larghezza diversa, di cui i più stretti posti alla base; nel contempo non si sono riscontrati segni di infiltrazioni” continua il documento. “Le cause della caduta del paramento murario sono pertanto dovute ai gravissimi difetti di costruzione del paramento murario che non presenta nessun collegamento alla retrostante struttura in cemento armato. Questa estrema vulnerabilità è stata trasformata in collasso della struttura per ribaltamento probabilmente dal forte vento della serata del 17 gennaio scorso e dei giorni precedenti, il quale agendo sia in compressione che in aspirazione sul muro, ha innescato il fenomeno del ribaltamento.”

Di qui la decisione di chiudere l’edificio per un breve periodo e di effettuare i lavori di messa in sicurezza, che con il montaggio di tunnel hanno garantito, alcuni giorni dopo, il ritorno a scuola dei ragazzi, avvenuto il 23 (leggi anche: Cattaneo ingabbiato, i tunnel proteggono gli studenti – Foto). Rientro a scuole che ovviamente non chiude la vicenda, appesa a futuri lavori di rimessa in sesto della struttura, ma che nemmeno chiudono la partita delle responsabilità. La Provincia, infatti, sta compiendo in queste settimane un lavoro certosino di vaglio della documentazione relativa all’epoca di costruzione del paramento, al fine di evidenziare in tutta la possibile oggettività lo stato complessivo dei fatti e degli eventi.

 

Nilo Di Modica

 

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