Cigoli per ricordare il partigiano Gori, un pomeriggio di eventi

Una tradizione ed un nome, Giuseppe Gori, che ancora si rinnovano nella memoria di Cigoli, anche e soprattutto attraverso le iniziative dell’omonimo comitato, che il prossimo 4 giugno ricorderà il partigiano. In occasione dell’anniversario della morte del concittadino, infatti, il Comitato Giuseppe Gori organizza un evento domenica prossima a partire dalle ore 18,30. A quell’ora ci sarà il ritrovo in piazza Cardi Cigoli e da lì ci si sposterà a piedi fino al cimitero, dove sarà deposto un mazzo di fiori sulla tomba di Giuseppe Gori, da parte di rappresentanti del Comitato, del Sindaco e dell’Anpi.

Seguirà un buffet sulla terrazza del circolo Arci e alle ore 21, sempre nei locali del circolo, grazie alla collaborazione dell’associazione “Burrasca di Colori e Parole” e dopo l’introduzione di un rappresentante del Comitato, saranno lette poesie e scritti di personaggi del nostro territorio che hanno lottato e combattuto per difendere i valori di giustizia e di libertà della Resistenza: a quelli di Giuseppe Gori, si aggiungeranno quelli di Giulio Scali e di Spartaco Carli. Sul filo rosso di questi valori si innesteranno anche componimenti poetici di Saverio Chiti, Italo Zingoni, Giancarlo Fiaschi, Gerardo Esposito. Inoltre la presenza dell’Accademia Musicale di San Miniato Basso allieterà la serata con vari intermezzi musicali.

“Il Comitato “G. Gori” non è solo animato da un sentimento nostalgico che pure avrebbe la sua dignità, ma soprattutto dalla volontà di rendere attuali, in un periodo come il nostro in cui tendono a prevalere troppo spesso atteggiamenti di indifferenza, di individualismo, di egoismo, parole come giustizia, solidarietà, libertà – scrivono dall’organizzazione. “Per questo ci auguriamo che soprattutto i giovani possano avvicinarsi a questa realtà e condividere questi ideali in un fertile scambio di idee intergenerazionale”.

Giuseppe Gori
Calzolaio, partigiano, patriota, poeta e comunista. Pochi personaggi incarnano più di Giuseppe Gori il Valdarno degli anni della Resistenza. Di umili origini, fu il capo dell’antifascismo locale nella seconda metà del Ventennio; arrestato alla fine degli anni Trenta e condannato a 25 anni di carcere, in prigione si dedicò allo studio e scrisse molte poesie in italiano e in francese, ammalandosi gravemente di tisi a seguito delle condizioni carcerarie; scarcerato dopo l’8 settembre e tornato a Cigoli, dove organizzò la Resistenza, morì il 4 giugno 1945 in seguito all’aggravarsi della malattia. Una vicenda umana e politica da sempre riconosciuta dalla comunità cigolese, che fin da subito lo definì il “piccolo Gramsci”.

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