L’arte torna al Bastione, scultura per aprire la Notte Nera foto

“La Notte Nera è la serata ideale per riportare l’arte in città”. Il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini e l’assessore al turismo Giacomo Gozzini hanno scelta la sera del 10 giugno per riprendere il progetto iniziato nel 2016, che prevedeva l’installazione di una serie di sculture in luoghi strategici del centro storico. Quest’anno l’iniziativa, fatta in collaborazione con la Toffee’s Art Gallery, vedrà l’installazione della scultura “Quello che siamo” dell’artista Angelica Borali, realizzata appositamente per il comune di San Miniato.

“Abbiamo pensato di fare il consueto taglio del nastro che dà il via alla festa, in Piazza del Bastione, in modo da valorizzare questa installazione e poter dare il via alla serata, insieme all’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – commentano i due amministratori -. L’opera sarà visionata per la prima volta da un pubblico e siamo orgogliosi che sia ispirata e dedicata proprio alla nostra città”.
Il messaggio che l’artista vuole trasmettere attraverso quest’opera è estremamente positivo, con il suo gruppo di case unito e compatto ricorda che anche gli esseri umani, possiamo farsi forza sostenendosi l’un l’altro, vuole dire che attraverso la comunicazione e l’unione è possibile superare gli ostacoli e creare grandi cose. Lo fa presentando scenari propri della vita di ognuno, o meglio “ambienti sociali” di crescita e formazione degli individui.
“Così troviamo la famiglia a cui il piccolo di casa può fare affidamento, ogni membro della famiglia ha sue caratteristiche specifiche le finestre simboleggiano la capacità di osservare e comprendere, le porte la capacità di comunicare con l’esterno – spiega l’artista -. Questi elementi architettonici definiscono i palazzi e quindi gli individui di ogni gruppo sociale; così troviamo i colleghi di lavoro, i giovani amici che si trovano in centro o ai giardinetti per passare ore insieme e confrontarsi su quelle che sono le loro esperienze, e uniti si sentono invincibili, in grado di supererare ogni ostacolo. Infine ‘la comunità cittadina’ in cui gli individui vivono, comunità di un paese in cui ci si trova la domenica mattina in piazza, si scambiano due chiacchiere, e scoprono che uniti possono dar vita a qualcosa di unico come una festa di paese”.
La scultura colpisce per la sua compattezza, sembra che niente e nessuno possa scalfirla, dando un senso di sicurezza. “L’esperienza di ognuno ci ricorda che purtroppo non è sempre così, specialmente in un periodo in cui siamo molto social e poco in comunicazione con chi ci sta accanto – conclude l’artista -. Quest’opera ci rammenta l’importanza di costruire legami solidi e ci invita a farlo, inoltre non ha un principio da cui la storia inizia, si può leggere partendo da ogni lato perché sono tutti concatenati tra loro, il babbo della famiglia è anche lavoratore e collega, e il collega è a sua volta anche parte della comunità, il giovane vive nella comunità cittadina ed è parte di un gruppo di amici, l’amico è anche membro di una famiglia, tutto è collegato, e questo è ‘quello che siamo”.
L’appuntamento è alle 20 in Piazza del Bastione per l’apertura ufficiale della Notte Nera di San Miniato.

 

 

Angelica Borali è nata in provincia di Bergamo nell’agosto 1984, in parallelo al liceo Socio Psico Pedagogico, segue dei corsi serali organizzati dal circolo artistico di Romano Di Lombardia (BG) “Il Romanino” dal 1998 al 2002. Frequenta successivamente corsi serali tra cui un anno di disegno con modella dal vivo e dal 2005 corsi al “Circolo Artistico Morzenti” di Martinengo (BG). Con quest’ultimo muove i primi passi con esposizioni, che le danno le conferme della critica.
A Martinengo (BG) si tiene la sua prima mostra personale, siamo nell’anno 2006. Inizia così il percorso artistico della Borali. Trasferendosi nella provincia di Pisa inizia ad esporre in Toscana proponendosi in mostre personali sia tramite gallerie d’arte che associazioni artistiche. Nel 2013 e nel 2014 segue un corso di cortometraggio e uno di fotografia creativa. Da gennaio 2016 inizia un corso di ceramica per poter integrare il suo percorso pittorico con quello scultoreo. Sempre nel 2016 viene selezionata da Toffee Pandolfo che diventa la sua curatrice d’arte e inizia con lei una collaborazione che l’ha portata, dal 2017, a scegliere di dedicarsi a tempo pieno alla sua passione facendone la sua professione.
Attualmente l’artista espone permanentemente le sue opere a San Miniato negli spazi espositivi dell’Associazione Culturale Toffee’s Art Gallery e nei due Art-Hotel a San Miniato “Miravalle” e “San Miniato”, curati nell’allestimento artistico dalla Toffee’s Art Gallery.

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