“Non possiamo che rimanere critici nei confronti del Comune di San Miniato: al dibattito non si è visto nemmeno un assessore” ha detto Luca Scarselli a conclusione del dibattito pubblico sul liceo scientifico Marconi di giovedì 27 luglio alla Festa di Liberazione della Catena.

“È stato un confronto pubblico partecipato e molto interessante – prosegue Scarselli – che ha fatto emergere le notevoli contraddizioni e mancanze, con risvolti quasi fantozziani, della vicenda. Tra i tanti non possiamo dimenticare il fatto che nell’autunno del 2016 la sede di San Donato del liceo Marconi è stata dichiarata inagibile e gli enti competenti, invece di cercare quali fossero i problemi della struttura per porvi rimedio, si sono lanciati in proposte di progetti faraonici spendendo o impegnandosi a spendere centinaia di migliaia di euro di denaro pubblico. Così, si è creata la situazione paradossale per la sede di San Donato di un immobile dichiarato inagibile, relativamente nuovo, pagato più di 7 milioni di euro con un mutuo che costa più di 150mila euro l’anno e fino al 2029. Immobile per il quale non è stato stanziato un euro per il recupero e che così rimarrà inutilizzabile potenzialmente per anni ed, al contempo, sono stati stanziati centinaia di migliaia di euro per l’abbattimento della sede storica del liceo Marconi. Per il successo della serata dobbiamo ringraziare la presidentessa del Comitato Polo Scolastico perché ha illustrato tutta la vicenda, ma anche Rifondazione comunista per avere offerto uno spazio per il dibattito e i cittadini e le forze politiche presenti all’incontro che hanno apportato un notevole contributo alla discussione. Infine – conclude Scarselli -, non possiamo che rimanere critici nei confronti del comune di San Miniato che intenzionalmente non ha voluto partecipare all’incontro adducendo il pretesto che tutti i propri assessori fossero impegnati nella festa del Pd di San Miniato”.