Crédit Agricole firma l’accordo: Carismi ai francesi

La firma è arrivata nel pomeriggio di oggi, 29 settembre, al termine di una trattativa lunga e complessa proseguita per oltre un anno. Adesso l’accordo è sottoscritto nero su bianco: il gruppo francese Crédit Agricole, attraverso la controllata Cariparma, acquisterà la Cassa di Risparmio di San Miniato dallo Schema volontario del fondo interbancario.

È quando prevede l’accordo quadro firmato oggi a Milano tra la stessa Cariparma, i tre istituti di credito di San Miniato, Rimini e Cesena e lo Schema volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi, chiamato ad acquisire una partecipazione del 95,3 per cento delle tre banche ad un prezzo complessivo di 130 milioni di euro. L’intesa prevede, oltre all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni delle competenti autorità di vigilanza nazionali ed europee, anche una serie di azioni: il deconsolidamento di un portafoglio di crediti deteriorati per un totale lordo di oltre 3 miliardi di euro, l’aumento di capitale di Carismi e Carim da parte dello Schema volontario (in aggiunta al versamento in conto capitale di CariCesena), funzionale al raggiungimento di una patrimonializzazione adeguata, per un totale di circa 470 milioni.
Dei 3 miliardi di crediti deteriorati, Questio Capital ne acquisterà circa 2,7. L’operazione, finalizzata tramite il Fondo Atlante 2, è determinante per completare l’acquisizione delle tre Casse da parte di Crédit Agricole Cariparma. L’intervento del Fondo Atlante 2 consisterà nell’acquisto della trance mezzanina, emessa da un veicolo di cartolarizzazione che acquisirà il portafoglio di crediti deteriorati delle suddette banche e che include sia sofferenze che incagli. L’investimento del Fondo Atlante 2 sarà pari a circa 500 milioni. L’Accordo Quadro contiene inoltre un set di dichiarazioni e garanzie in linea con la prassi di mercato e disciplina che il closing dell’operazione avvenga entro la fine del corrente anno. In ottemperanza a quanto previsto dall’Accordo Quadro, il Consiglio di Amministrazione di Carismi, il 28 settembre, ha esercitato parzialmente la delega conferita dall’assemblea dei soci del 29 giugno 2017, per un aumento del capitale sociale a pagamento in denaro, con esclusione del diritto di opzione per un importo di 200 milioni di euro inclusivo di sovrapprezzo, con emissione di 449.438.202 nuove azioni ordinarie prive del valore nominale, godimento regolare, da riservare al Fitd Schema Volontario ad un prezzo per azione di 0,445 euro. Oggi il Fondo ha effettuato un versamento “in conto futuro aumento di capitale” in favore della banca dell’importo di 30 milioni di euro a parziale esecuzione dell’aumento di capitale e da computarsi ai fini di vigilanza.
Per effetto di tale versamento, i ratios patrimoniali di Carismi al 30 settembre 2017 sono stimati per quanto riguarda il Cet1 ed il Tier1 ratio al 7,69% mentre il Total capital ratio all’11,10%. Le azioni previste nell’Accordo Quadro permetteranno alla banca di acquisire una struttura finanziaria e patrimoniale solida e tra le migliori del mercato di riferimento. Secondo il Consiglio di Amministrazione di Carismi “il traguardo raggiunto, anche grazie al sostegno fattivo delle autorità, rappresenta un passo importante per la tutela dei propri clienti, dipendenti e delle attività economiche del proprio territorio, nella prospettiva di poter beneficiare dell’integrazione all’interno di un gruppo bancario internazionale, che potrà garantirne crescita e competitività”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.