Ex distributore, bonifica Eni a febbraio

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Eni ha garantito che farà l’operazione di bonifica a fine febbraio. Poi, in teoria, l’area dell’ex distributore di Ponte a Egola potrebbe essere utilizzata. Resta ancora da capire in che modo, visto che sono due le cose delle quali tenere conto: che la proprietà è privata e che con questa proprietaria, Eni ha un contratto per altri due anni.

E’ quanto emerso dall’ultima consulta di Ponte a Egola, alla quale ha partecipato anche il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini. Tante le cose discusse proprio anche approfittando della presenza del primo cittadino, compresa quell’area che molto comodo farebbe alle attività commerciali che affacciano su via Diaz, come anche all’adiacente scuola media. Un’area – e una destinazione – attorno alla quale si lavora ormai da tempo (Dai distributori dismessi due parcheggi in più) e per la quale, ora, arriva un punto fermo: la bonifica di fine febbraio. Per il resto, le soluzioni al vaglio sono diverse, che vanno dall’ipotesi di subentrare a Eni nel contratto o di un comodato d’uso. Ipotesi, ovviamente, delle quali si sta discutendo con la proprietà. Bonifica prossima anche per l’altra area ex distributore, quella di Molino d’Egola, dalla quale partirà la pista ciclabile sponsorizzata da un privato.
Alla consulta erano presenti anche la geologa Monica Salvadori e il geometra Paolo Bianchi: il primo punto all’ordine del giorno della discussione, infatti, era la situazione di rii e cateratte sull’Egola. Se, infatti, la costruzione del ponte ha risolto molti dei problemi della regimazione e della messa in sicurezza dell’Egola (Ponte sull’Egola, “I lavori nella frazione continuano” – Foto), ha portato alla luce il problema dei rii tombati, ovvero coperti dalle case costruite sopra, ormai decenni fa. Un problema che si verifica solo con precipitazioni tanto abbondanti da far salire l’acqua nei garage e nei piani bassi delle case. Un problema raro, secondo la geologa, poiché legato a eventi di maltempo non comuni e che può essere risolto tappando i tombini dall’interno delle case, in attesa che la situazione migliori e il livello dell’cqua si abbassi. 
Gli abitanti sono poi stati rassicurati sullo stato delle cateratte, che saranno riparate e monitorate dal Consorzio bonifica. Una ulteriore paratoia, inoltre, è stata prevista proprio per risolvere, almeno in parte, il problema dei rii tombati e rendere la vita più facile ai residenti. Il ponte e le strutture di regimazione, infatti, se da una parte contengono l’Egola, dall’altra, non consentendo lo straripamento, alzando il livello del corso d’acqua e di tutti gli altri che ci confluiscono. (E.ven.)

 

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