Mezza Maratona bagnata, 62enne in pista dopo il coma – Foto foto

Lo scorso anno non era riuscito a finire la gara a causa di un malore (leggi qui S.Miniato, si accascia durante la maratona, 62enne in ospedale). Quest’anno Giovanni, 63 anni di Cascina, è tornato al nastro di partenza della settima edizione della Mezza Maratona di San Miniato, dopo essere stato in rianimazione per un mese e dopo una costante riabilitazione.

A lui, il Comune ha anche consegnato un omaggio, per la capacità dimostrata di rialzarsi e tornare a correre. Ad accompagnarlo c’era anche Ugo Boggi, professore del reparto di trapianti di Cisanello. Sotto una pioggia battente, a vincere l’assoluto maschile è stato il favorito atleta del Gambia Nfamara Njie (leggi qui Di corsa dall’Africa all’Italia, dopo 4 anni si ritrovano alla Mezza Maratona) con i colori dell’Atletica Amatori Cisternino, approdato in Italia come profugo nel 2014, e arrivato a San Miniato per ritrovare l’amico, connazionale ed ex compagno di squadra Lamin Fatty, atleta in forza all’Atletica La Rocca di San Miniato. Tra le donne, prima assoluta è Silvia Radaelli per la Bracco Atletica. Organizzazione affidata all’associazione Sport e disabilità insieme al Comune e alle associazioni del territorio.
In tutto più di 1000 iscritti, 700 solo per la gara competitiva. Numerosi i podisti provenienti da altre regioni e anche dall’estero, che hanno dato vita ad una splendida sfida sulla distanza dei 21,097 chilometri, ma anche nella maratonina non competitiva a staffetta sui 10 e 11,097 chilometri e nella marcia ludico motoria con mini run per bambini e fit walking. Rigorosamente accompagnate dai tanti palloncini colorati della onlus “Regalami un sorriso” e dal volo sopra le loro teste di un drone, che ha ripreso dall’alto tutte le fasi più importanti della manifestazione.
Una maratona che ha raccontato anche storie d’integrazione e di coraggio. Al via, infatti, c’era, il campione dei Gambia Njie Nfamara, tesserato dell’Amatori Cisternino che non solo, rispettando i pronostici, ha vinto la gara maschile della competitiva col tempo di 1 ora e 10 minuti, ma ha potuto riabbracciare in gara l’amico Lamin Fatty arrivato come lui da profugo in Italia. Per non parlare del 44enne di Sondrio Davide Pruneri, conosciuto come “Running man”, che ha ricominciato a correre dopo un trapianto al fegato subìto nel 2015. Anche lui stamattina a San Miniato ai nastri di partenza. E poi gli altri campioni della specialità: Massimo Mei, detentore del record della competizione, Juri Picchi, Antonio Prestanni, Silvano Antonini, Ivan Valenti, tra le donne Denise Cavallini, Veronica Vannucci, Margherita Cibei. Anche se a spuntarla, nelle quote rosa, è stata la milanese Silvia Radaelli, tesserata Bracco Atletica, col tempo di 1 ora e 20 minuti.
Nella categoria Argento Maschile, vittoria per Fabrizio Barbieri della Spezia Marathon Dfl, nella categoria Oro maschile vittoria per Sirio Salvadori (La Galla Pontedera), nei Veterani maschi acuto di Massimo Lucioli (Livorno Team Running), Donatelli Serafina (Marciatori Antraccoli) è stata la prima nei Veterani donne.
La Mezza Maratona è stata anche l’occasione per i podisti di poter assaggiare le prelibatezze culinarie del territorio. Nei punti ristoro l’organizzazione, infatti, ha dato la possibilità ai partecipanti di gustare i prodotti tipici di San Miniato, uno su tutti il tartufo.

 

 

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