Carismi, i sindaci: “Vogliamo le motivazioni della crisi”

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“Sentiamo il dovere di comprendere le reali motivazioni che hanno condotto allo stato di crisi che si era venuto a creare, quantomeno come forma di rispetto e di futura tutela per il territorio nella sua complessità e cioè cittadini, risparmiatori, piccole e medie imprese e Istituzioni”. Ora che la vicenda Carismi, intesa come banca e fondazione, è a un punto di sicurezza e stabilità, chiedono chiarezza i sindaci del territorio.

Con una nota congiunta, firmata da Gabriele Toti di Castelfranco di Sotto, Alessio Spinelli di Fucecchio, Giovanni Capecchi di Montopoli in Val d’Arno, Francesca Brogi di Ponsacco, Simone Millozzi di Pontedera, Vittorio Gabbanini di San Miniato e Giulia Deidda di Santa Croce sull’Arno, i primi cittadini “auspicano che tutti gli organi della Fondazione – a partire dal Consiglio d’indirizzo – avviino una fase di riflessione sia sulle ragioni di fondo che hanno condotto ad una così rilevante perdita patrimoniale che sulle sue prospettive future”. I sindaci del territorio hanno preso atto delle dimissioni del presidente Mario Marinella e dell’insediamento della nuova governance nella Banca conferitaria e “Auspicano in particolare un approfondimento sulle modalità di futuro perseguimento degli obiettivi istituzionali e di conservazione del patrimonio residuo, che costituisce risorsa di tutta la collettività. Le istituzioni locali manifestano attenzione per il percorso che attende nei prossimi mesi la Fondazione Crsm ed esprimono la disponibilità a un confronto su questi temi, per non perdere il rapporto con il territorio, le sinergie maturate con le amministrazioni pubbliche e le capacità acquisite”.

 

 

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