Tosco Romagnola più “stretta” per ridurre la velocità

L’impressione a colpo d’occhio è quella di una strettoia: uno spazio più ridotto da cui passare, che automaticamente induce a mollare il gas adottando una velocità più ridotta. È questo l’obiettivo dei restringimenti di carreggiata, lo strumento che il Comune di San Miniato ha individuato come il migliore e il più efficace per garantire la sicurezza dei pedoni nelle zone urbane. Uno strumento già impiegato da qualche tempo in viale Marconi a San Miniato Basso, ma destinato adesso ad arrivare anche lungo l’asse della Tosco Romagnola, da La Scala fino a Ponte a Egola, dove l’amministrazione è pronta a realizzare una serie di restringimenti nei punti più delicati.

Da alcuni anni, infatti, l’amministrazione della Rocca ha acquisito dall’Anas la competenza dell’intero tratto urbano della vecchia statale, a partire dalla località Palazzo Torto (all’ingresso de La Scala per chi proviene da Ponte a Elsa) fino allo svincolo con via Terracini a Ponte a Egola. Un tratto di alcuni chilometri sul quale si affacciano numerosi incroci a raso, svincoli con altre importanti arterie, centinaia di ingressi e cancelli privati, in mezzo ad abitazioni, attività commerciali e servizi. Da qui la necessità di garantire una maggiore sicurezza dei pedoni e dare risposta ai tanti cittadini che chiedono interventi. Così, dopo l’esperienza non felicissima dei rilevatori di velocità, e dopo aver scartato le ipotesi di dossi e autovelox, quello dei restringimenti è stato individuato come lo strumento migliore e più semplice. Si tratterà in pratica di isole spartitraffico al centro della carreggiata, in modo da dividere fisicamente i due sensi di marcia e dare agli automobilisti l’immediata impressione di uno spazio più ridotto da cui passare. Qualcosa di analogo, appunto, a quanto è già stato realizzato su viale Marconi.
Nel caso della Tosco Romagnola, i restringimenti saranno realizzati nei tratti più ampi e più rettilinei, quelli che maggiormente inducono gli automobilisti a schiacciare sull’acceleratore. I lavori per la loro costruzione, che si aggiungono alla recente installazione delle nuova illuminazione a led, sono già stati affidati all’impresa Imas con sede a Buti, che si ha aggiudicata l’intervento per un importo di circa 19mila euro.

 

Giacomo Pelfer

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