
La mostra del 2011 giocava sul tema dell'uovo, alla ricerca di un'armonia segreta che si respira dentro questo straordinario involucro realizzato dalla natura. Nei testi critici di quella mostra, curata da Andrea Mancini, si faceva riferimento al tondo Doni di Michelangelo, ma anche alla cosiddetta pala di Brera Piero Della Francesca, dove l'uovo è l'elemento centrale, che dà il là all'intera opera. Certo per Baldi la forma ovale era diventato una specie di ossessione, da riempire con eccezionale maestria con le altre forme che gli si potevano presentare, dai paesaggi alle immagini di città, dagli animali ai bellissimi nudi, che si intrecciano in una splendide sinuosità. Tutto nasce da questa specie di placenta primordiale dalla quale ogni cosa ha origine. Una esigenza intima che si fa vivida e che insegue il nuovo e l'inedito, privilegiando la varietà del ritmo, l'armonia del tono, il sottofondo poetico e musicale di un segno fluido e libero, coglie il dato oggettivo e si dilata in dimensione futura.
Pier Giorgio Baldi era nato a San Gimignano e cresciuto tra Genova e la Toscana, scoprì una passione per la pittura e la scultura durante l'adolescenza grazie al prof. Neonato. Le prime prove sono per il disegno, la libera tecnica del nudo, gli oli e gli acquerelli. Architetto di professione, Pier Giorgio gira l'Italia, l'Africa ed il Medio Oriente, lavorando alla progettazione di edifici pubblici di vario tipo per importanti società multinazionali. A Milano collabora tra gli altri con il grande Marcello Nizzoli e intanto continua a dipingere, scolpire, studiare nuove tecniche, come la grafica che scopre negli anni '80. Negli anni, Pier Giorgio ha partecipato a numerose mostre di pittura a Milano, Genova, Ancona, Pontedera, Colle Val d'Elsa ricevendo premi e riconoscimenti ufficiali. Una sua pittura, "Cristo Lavoratore", fu donata a Papa Paolo VI ed altre pitture si trovano nel Palazzo Comunale di Colle Val d'Elsa.