“Siamo in galera”, la rabbia e la paura dei residenti foto

Di Elisa Venturi
Un motorino arriva “lanciatissimo” e parte il coro: “Fermooooo, è chiuso. Il ponte è chiuso”. E’ lo stesso coro che dalle 12 circa di oggi 29 agosto si alza a ogni auto, a ogni Ape, a ogni bici persino. E si alza anche più forte quando qualcuno prova a passare a piedi. Il ponte di Isola di San Miniato che porta a Marcignana di Empoli è chiuso, completamente, anche ai pedoni. Non ci vogliono credere i residenti che arrivano fin davanti alle transenne per passare e ci crede poco anche chi arriva qui da Ponte a Elsa e legge i cartelli temporanei gialli di chiusura, che non indicano vie alternative. Non fa in tempo ad alzarsi, quel coro, per un turista, che deve andare a Pistoia, vede il capannello di gente, si ferma e chiede. “Deve tornare indietro, parecchio”.

C’è mezza Isola, oggi, nei pressi del ponte. E’ all’ombra degli alberi e sull’argine, per capire cosa non va in quel ponte, sul quale fino a poco fa passavano i camion. “Ecco, potevano chiuderlo ai camion, ma così ci isolano. Qui non abbiamo servizi: facciamo spesa a Empoli, andiamo a scuola e all’ospedale a Empoli, lavoriamo a Empoli. E per fortuna c’è il sottopassaggio, se no era da scappare”. Chi abita qui, qualche centinaio di persone, quel ponte lo attraversa almeno 4 volte al giorno. “Si immagina – racconta una delegazione di Isola in festa – quanto ci costerà di più in tempo e benzina?”. “Qui – grida un anziano – non ci sono botteghe (alimentari) e neppure la farmacia”. In compenso, però, ci sono le scuole, compreso il liceo. “Tutte sulla stessa strada. Hai idea di cosa potrà succedere a settembre? Come ce li porto i bimbi a scuola io?”. “Io vado a scuola a Empoli, di qui non ci passano neppure gli autobus”. “Io sono tornato a vivere qui da Firenze. Ormai ci sto, ma sono arrabbiato: non lo avrei fatto se avessi saputo”. La vicinanza con la Fipili, negli ultimi anni, aveva convinto qualcuno a tornare al suo paese, un paese nel quale, ora, la paura è che le case non si vendano più e che questa tendenza che pareva un sogno si interrompa bruscamente. “Ma poi, lei, lo ha capito perché hanno chiuso? Ma ci fanno dei lavori o lo chiudono e basta?” e, indicando un bimbo che gioca con la terra: “Loro lo rivedranno aperto?”. E’ la paura che il provvisorio, come a volte accade a questo Paese, diventi definitivo a serpeggiare nell’aria. E’ il fantasma di questo funerale che i residenti della frazione, oggi, hanno in pratica celebrato, nascosto tra la speranza di poter guardare avanti e l’incapacità di comprendere “come mai non si fa programmazione. Come si fa a chiudere un ponte, dalla sera alla mattina, senza spiegare niente di quel che si intende fare. Dopo anni, comunque, che chiediamo più manutenzione”. “Capiamoci – ci tiene a dire la presidente di Isola in festa -, se il ponte è pericoloso per la sicurezza delle persone deve essere chiuso. Però siamo amareggiati e tanto. Con questa amministrazione e con quelle passate perché non si doveva arrivare a tanto. Se ci fosse stata una manutenzione costante, non sarebbe stato necessario chiudere niente”. “Ma qui è così – racconta una donna arrivata fin qui per andare a fare spesa e che non sapeva della chiusura -. D’altra parte che vuole, siamo al confine tra due comuni e due province: a noi non ci si pensa mai”.
Ci sono i dipendenti della Provincia, sul ponte. E c’è anche una pattuglia della polizia municipale di San Miniato. Ci restano fin verso l’ora di pranzo: spiegano, dicono, raccontano, consigliano. E, mentre lo fanno, dalla parte di Marcignana qualcuno dice: “Ora sì che siete un’isola”. I residenti, oggi, non hanno molta voglia di scherzare, stringono le spalle e se ne vanno. “Il sottopasso ci aveva dato un po’ di sollievo. Siamo di nuovo in galera”.
I residenti conoscono una scorciatoia per bypassare il ponte. “Una stradina di là, ma è piccina, poco praticabile e senza scambi. In due non ci passi e allora boh, si passerà da La Scala”.
Per evitare il ponte, infatti, è necessario tornare sulla strada statale Tosco Romagnola per arrivare da San Miniato a Ponte a Elsa e su quella provinciale di Val d’Elsa che conduce da Marcignana a Ponte a Elsa e poi a San Miniato.

 

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