Autospurgo ed extraflussi, Cna minaccia manifestazione

L’emergenza fanghi in Toscana sembra essere ancora lontana da una risoluzione. Ad alzare i toni del dibattito è Cna che torna a parlare della situazione difficile in cui versa il settore a causa del blocco imposto ai propri depuratori dalla regione Lombardia. Per Cna infatti il presidente della Toscana Enrico Rossi non avrebbe ancora firmato l’ordinanza con cui concedeva in via straordinaria al alcuni depuratori, tra cui Cuoiodepur, la possibilità di tornare ad accettare gli extra flussi, ovvero depurare i reflui degli autospurgo, per lo più di origine civile (Crisi autospurghisti, liquami in arrivo anche a Cuoiodepur). Cna a questo punto minaccia una manifestazione degli operatori del settore se non si arriverà ad un rapida soluzione.

“Il presidente della Regione non ha ancora firmato l’ordinanza urgente annunciata martedì scorso – tuonano da Cna e aggiungono – laddove non arrivasse concretamente, (la sitauzione ndr) ci vedrebbe costretti a indire una manifestazione di protesta delle oltre 100 imprese di autospurgo toscane associate alla nostra organizzazione”. Poi dalla Cna regionale speigano: “E’ positivo che, all’interno della Legge di Stabilità attualmente in discussione, sia stata annunciata dal Ministero dell’Ambiente la soluzione al problema dei fanghi, unica strada per ritornare ad una situazione di normalità”.

“Le imprese associate – spiegano ancora da Cna Fita – hanno assunto la decisione obbligata di indicare nelle prossime fatture emesse nei confronti dei propri clienti una voce “emergenza fanghi” che coprirà soltanto una minima parte dei maggiori costi che hanno dovuto subire in questi mesi. Purtroppo gli oltre due mesi di parziale inattività, oltre ad aver portato maggiori oneri per il conferimento dei liquami nel centri di depurazione hanno generato una forte diminuzione di fatturato e una diminuzione importante della produttività aziendale; di contro è aumentato anche il numero dei chilometri percorsi dal momento che le imprese di autospurgo sono state costrette a recarsi anche fuori regione per il conferimento dei liquami ai centri di smaltimento”.

Dalla giunta regionale alla Cna replica l’assessore all’ambiente Federica Fratoni. “O si sta ai tavoli o si fanno le manifestazioni di protesta. Delle due l’una. Cna Fita Toscana dovrebbe dirci da che parte sta. Per il momento, con grande sorpresa, prendo atto della sua posizione visto che non più tardi di dieci giorni fa Cna Fita era presente con la Regione al tavolo istituzionale e conosce dunque bene il percorso intrapreso per l’integrazione dell’ordinanza”.

“Ricordo a Cna che a quel tavolo fu detto che stavamo lavorando alla nuova ordinanza per la quale sarebbero state necessarie due settimane – aggiunge Fratoni -. Tempo di per sé breve che è stato ulteriormente ridotto perché l’ordinanza è stata firmata stamani. Mi chiedo cosa sia successo nel frattempo”.

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