Più mutui e nuovi clienti, 9 mesi di Crédit Agricole

Più di 30mila nuovi clienti e più mutui per la casa: Crédit Agricole in Italia ha chiuso i primi nove mesi del
2018 con un risultato netto aggregato di 422 milioni di euro. Dopo il soddisfacente rating assegnato da Moody’s (Carismi vola con i francesi. Credit Agricole la più solida per Moody’s), la solidità del Gruppo che ha acquisito la Cassa di risparmio di San Miniato è testimoniata dai numeri: nei primi nove mesi del 2018, l’utile netto positivo è di 215 milioni di euro (+15% rispetto allo stesso periodo del 2017), sostenuto da un’attività commerciale dinamica. Il totale degli impieghi ha raggiunto i 66 miliardi di euro, con una crescita di +10%.

Sotto la guida di Giampiero Maioli, responsabile del Crédit Agricole in Italia, il totale dei depositi e fondi clienti si è attestato a 257 miliardi di euro, considerando anche gli asset under management e l’attività di banca depositaria. In significativo incremento la base clienti, che cresce di oltre 30mila unità, con un sempre maggiore contributo del canale digitale (1 nuovo conto su 4 è online), anche grazie a nuovi prodotti e accordi commerciali dedicati. L’attenzione all’economia si è tradotta in un’importante attività commerciale mirata al sostegno dei privati e delle imprese nonché allo sviluppo del risparmio gestito. In questo senso è stata buona la crescita dei mutui casa (+6% a/a), dei volumi intermediati di credito al consumo (+36% a/a), dei finanziamenti alle imprese (+2,3% a/a) e del comparto leasing (23% a/a). Migliora anche lo stock impieghi Agri-Agro (+7,6% da inizio anno). La raccolta gestita, invece, ha evidenziato un trend positivo (+3,3% rispetto a dicembre 2017) a fronte di un mercato che presenta una dinamica in rallentamento. I ricavi si attestano a quota 1.441 milioni, in crescita del +12% a/a anche grazie all’apporto delle tre banche acquisite a fine 2017, oltre al continuo sviluppo delle commissioni di risparmio gestito e assicurative.

 

La solidità patrimoniale si conferma su livelli adeguati con il Total Capital Ratio pari al 14,8%. La liquidità si attesta su livelli ben al di sopra dei limiti regolamentari con un indicatore Lcr superiore al 190%, a fronte di un requisito al 100%. Pienamente integrate sia a livello commerciale che informatico le tre Casse di Risparmio di San Miniato, Cesena e Rimini, per le quali si è conclusa ad inizio settembre la fusione nella capogruppo Ca Cariparma.
Per quel che riguarda Crédit Agricole nel suo complesso, il gruppo ha ottenuto un utile netto nello stesso periodo di 3,393 miliardi di euro (+4,0% a/a) e di 1,101 miliardi nel terzo trimestre (+3,2%).
Il Gruppo è composto, oltre che dal Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, anche dalle società di Corporate e Investment Banking (CACIB), Credito al Consumo (Agos, FCA Bank), Leasing e Factoring (Crédit Agricole Leasing e Crédit Agricole Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi, CACEIS), Assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (CA Indosuez WM, Banca Leonardo e CA Indosuez Fiduciaria).
Alle performance del Crédit Agricole in Italia hanno contribuito i numeri del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, che consolidano la ricorrente capacità di conseguire risultati positivi e beneficiano dell’integrazione e progressione dell’attività commerciale delle 3 banche acquisite a fine 2017.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.