San Miniato “al bicchiere”: il cocktail a base di tartufo foto

Tagliolini? Tagliata? Uova? Niente di tutto questo. Il tartufo adesso si assaggia nel bicchiere. Questa l’idea che il barman Alessio Cintelli, che da qualche mese ha scommesso sul centro storico con il suo Ethan’s Club via V Novembre, ha voluto dedicare alla 48a Mostra Mercato.

“Ingrediente particolare per un cocktail – racconta Alessio da dietro il bancone. – Certo non facile, ma può essere utilizzato per rielaborare ricette già esistenti”. Non particolarmente adatto agli abbinamenti dolci (eccezion fatta per l’ormai noto connubio con il cioccolato), l’”aperitartufo” di Cintelli si tiene lontano da altre creazioni simili, che spesso sfruttano il miele tartufato, partendo invece da un grande classico come il Bloody Mary. Una base, quindi, che nella rosa d’ingredienti ha succo di pomodoro, vodka, ma anche Worchestershire e qualche goccia di tabasco, miscelato con cura ad altri elementi, in primis sua maestà il tartufo, dalla creatività del barman che ha la cura di finire il tutto con una presentazione a base di pomodorini secchi, carota e ovviamente l’immancabile (e preziosa) fettina del fungo ipogeo per eccellenza. Creazione difficilmente commerciabile al di sotto dei dieci euro. “Volevo creare qualcosa da dedicare a San Miniato, in questo che è un mese importante – dice Cintelli, che sull’attività appena avviata in centro, racconta – C’è ancora molto da lavorare, ma qualcosa si sta muovendo”.

Ed in effetti sono in molti, lungo la medesima strada, ad aver aperto i battenti (leggi), come il “Toffee’s Art & Food”, galleria d’arte e ristorante a due passi, o la vicina Cecilia Buoncristiani ed il suo laboratorio temporaneo di recupero creativo di vecchi mobili. “L’estate è stata piena di turisti: gli americani, soprattutto, hanno una gran cultura sul fronte cocktail e drink” continua Cintelli, reduce da un seminario a Bologna dedicato ai cocktail. Esperienza che presto potrebbe ripetere in qualità di maestro, sul territorio. “Stiamo lavorando per voi – scherza. – Con questo spirito e questa voglia di sperimentare nei settori che da sempre comunque sono il nostro forte, come la ristorazione e la somministrazione, credo che si possano sfruttare molte potenzialità. I turisti non mancano. Credo che il futuro di San Miniato e del suo centro storico stia soprattutto in tutto questo»”.

Nilo Di Modica

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