San Miniato nella Grande Guerra, cerimonia e libro per 565 caduti

Un libro che li racconta sarà presentato il 3 aprile. Il 6, i 565 caduti di San Miniato nella Prima guerra mondiale saranno ricordati con una cerimonia in comune. 

A cento anni da Vittorio Veneto: è l’ultima pagina di battaglie campali della prima guerra mondiale che chiuse nel ’18 per gli italiani i combattimenti con la sconfitta di tedeschi e austriaci a dare il nome al libro scritto da Michele Fiaschi e Francesco Fiumalbi edito da Fm Edizioni sarà presentato mercoledì 3 aprile alle 21,15 negli spazi espositivi di casaconcia a Ponte a Egola. I due cultori della storia, con particolare riguarda al territorio sanminiatese, hanno dedicato il libro alla commemorazione dei 565 caduti di San Miniato che hanno ottenuto in occasione del centenario della grande guerra la cittadinanza di Vittorio Veneto alla memoria. Gli interventi saranno coordinati dal giornalista Fabrizio Mandorlini. Michele Fiaschi vive a San Miniato ed è un perito araldico specializzato in araldica civica. Svolge ricerche storiche, realizza stemmi ed emblemi araldici per i comuni italiani, collabora con istituzioni nazionali. Inoltre, si occupa di storia e di storia militare militari. Ha collaborato con il Comune di Vittorio Veneto per il centenario della Grande Guerra ed è membro della Società Italiana di Studi Araldici di Torino, dell’International Association of Amateur Heralds e di The International Heraldry Society inglese. Francesco Fiumalbi vive a San Miniato, di professione architetto, è attento e interessato alla storia con particolare riguardo al territorio sanminiatese. Dal 2010 è autore e curatore del blog Smartarc – San Miniato Arte e Architettura. È socio ordinario dell’Accademia degli Euteleti, membro della Società Storica della Valdelsa e dell’Associazione Ricerche Storiche Valdarno di Sotto – Sezione Territoriale dell’Istituto Storico Lucchese.
Sono 180 le famiglie dei caduti raggiunte in occasione della cerimonia. L’appuntamento è per sabato 6 aprile alle 10,30 all’Auditorium di piazza Buonaparte a San Miniato. Grazie a un appello lanciato dal sindaco, sono state contattate oltre 180 famiglie, molte delle quali residenti anche fuori dal territorio comunale, alla cerimonia per ricordare i caduti sanminiatesi nella Prima Guerra Mondiale e consegnare loro un riconoscimento alla memoria.
Prenderanno parte alla commemorazione il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini, Zeffiro Ciuffoletti docente di storia contemporanea dell’Università di Firenze, Ellena Pioli presidente regionale dell’Associazione nazionale fra mutilati e invalidi di guerra, Bruno Bellucci governatore della Misericordia di San Miniato, i rappresentanti dell’Associazione famiglie caduti e dispersi di guerra, la Croce Rossa di Ponte a Egola, i rappresentanti del comune di Vittorio Veneto, il consigliere comunale Michele Fiaschi e la curatrice della ricerca storica Manuela Parentini.
“Questa ricerca – spiega il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini – ha avuto bisogno del supporto e dell’aiuto della cittadinanza. Il percorso di indagine è stato complesso e articolato, i caduti del primo conflitto mondiale sono molti e ancora ne dobbiamo scoprire. Grazie a un appello che abbiamo fatto direttamente ai cittadini, abbiamo raggiunto il maggior numero di familiari possibili. Dall’anagrafe siamo riusciti a risalire a circa un centinaio di famiglie, altri ci hanno contattato da soli e ci siamo anche accorti che molti dei rami familiari coinvolti nel tempo si sono estinti. L’obiettivo di questa ricerca è stato quello di arrivare alla cerimonia del 6 aprile, quando verrà consegnato un riconoscimento a queste famiglie, da parte dell’amministrazione comunale, un ricordo per i tanti concittadini che in quel conflitto persero la vita”. Nell’ottobre del 2018, una delegazione di San Miniato ha ricevuto la cittadinanza onoraria per i propri caduti nella Grande Guerra (565 sanminiatesi) da parte del comune di Vittorio Veneto, cerimonia che ha portato l’amministrazione comunale a proseguire nella ricerca e a voler consegnare un omaggio alla memoria a tutti i familiari finora rintracciati. “Questa ricerca non si è conclusa qui, ma è l’inizio di un percorso che, ci auguriamo, sia portato avanti negli anni a venire e che si concretizzi nella realizzazione della sezione dedicata alla Prima Guerra Mondiale all’interno del nostro Museo della Memoria”.

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