“Quelli che non dormono”, cittadini contro gli schiamazzi

“Abbiamo espresso il nostro disappunto e anche in un certo qual modo la nostra rabbia, poiché gruppi numerosi di giovani e meno giovani, sostano nella strada fronte ai bar, fino a tarda notte, dopo essersi riempiti lo stomaco di cocktail e quant’altro, impedendo a chi vive in via IV Novembre e via Conti, di dormire all’ora desiderata”. Si firmano “Quella parte di San Miniato che non dorme” un gruppo di cittadini del centro storico di San Miniato.

Una loro rappresentanza, il 20 luglio scorso, è stata ricevuta dal sindaco Simone Giglioli per esporre i problemi “relativi al disturbo della quiete notturna”. Il sindaco ha puntualizzato che sull’orario degli esercizi non ha alcuna facoltà, poiché esiste una legge nazionale che liberalizza le aperture e le chiusure anche per dieci ore consecutive. “Questo è vero – hanno replicato -, ma la legge dice anche che da mezzanotte alle sette, non si può disturbare chi risiede in quei luoghi, stiamo parlando di quiete pubblica. Pertanto ogni bar, dovrebbe prima di tutto, spengere le musica (che perdura ad alto volume fino a tarda notte) chiudere le porte, che dovrebbero avere i vetri insonorizzati e per ultimo, invitare le persone che sostano difronte ai locali ad entrare, evitando così schiamazzi, canti e quant’altro fino ad oggi, effettuato nella strada. Abbiamo poi parlato anche delle soste selvagge delle auto, di coloro che vengono per cenare o per il dopocena, suggerendo un servizio notturno da parte della polizia municipale per educare le persone all’uso dei parcheggi. Abbiamo esposto per circa un’ora tutti i problemi che creano ai residenti, quei locali che non chiudono a mezzanotte o poco dopo, ma vanno ben oltre, dando suggerimenti per eventuali soluzioni per convivere in modo educato e rispettoso. Vogliamo sottolineare che pretendiamo dall’Amministrazione una risposta concreta e una soluzione al problema che ormai da tempo non è più stagionale, ma è diventato per tutto l’anno. Siamo fiduciosi e nello stesso tempo ci preme sottolineare che qualora non si affronti tale problematica nella dovuta maniera, siamo pronti a procedere attraverso i canali consentiti dalla legge”.

 

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