“Attenzione a come ci muoviamo”, l’invito ai cacciatori

“Nessuna preda, nemmeno la più duramente cercata e inseguita, giustifica il mettere a rischio la propria o l’altrui incolumità. Attenzione quindi a come ci muoviamo e a come agiamo, ricordando anche che le nostre azioni sono sempre oggetto di spietata analisi e critica da parte di chi ci avversa, amplificando ogni nostro eventuale passo falso”. Sicurezza e competenza sono le parole chiave del segretario della Federazione Italiana della Caccia di San Miniato Piero Taddeini. L’invito ai colleghi cacciatori arriva alla vigilia dell’apertura della stagione della caccia. 

 

“Ci siamo – dice -. La lunga attesa sta per terminare e a breve torneremo a celebrare quell’appuntamento che da sempre rappresenta una data significativa. Queste ultime settimane, sono sempre caratterizzate da discussioni e analisi dei calendari venatori. La Federcaccia prima e più di altri ha impegnato le proprie risorse umane ed economiche, per la ricerca invece che per vistosi ma inutili gadget da sventolare nelle fiere e se in molte regioni si sono mantenute specie e tempi di prelievo è anche grazie al nostro determinante contributo. Come sempre e ancor di più in questa occasione, la Federcaccia di San Miniato lancia un forte richiamo alla sicurezza. Oltre al peso umano e sociale che gli incidenti portano con sé, tenere un comportamento attento e teso a evitare pericoli per sé e per gli altri frequentatori dei boschi e delle campagne è un obbligo morale prima ancora che di legge”.
Poi ci sono gli incidenti, quelli che succedono nonostante tutte le attenzioni. “Le polizze – continua Taddeini – che Federcaccia offre sono sicure e includono tutte le coperture, per tutto l’anno, con tempi di liquidazione ridottissimi rispetto alla media e senza sorprese di franchigie o altre ‘furbate’ nascoste in un prezzo invitante e solo all’apparenza migliore. Con queste riflessioni vogliamo richiamare anche l’attenzione sulla nuova iniziativa messa in atto dalla Federcaccia congiuntamente all’Arct, che ha permesso di realizzare due ‘voliere a cielo aperto’, strutture realizzate per irradiare selvaggina sul territorio. Abbiamo voluto dare un segno tangibile della programmazione e dell’impegno che la Federcaccia sta mettendo in campo per il cacciatore e per il territorio. Ci auguriamo che questo nostro operare trovi sempre più consensi e soprattutto rispetto. Questo dovrà essere l’inizio di un nuovo ciclo, in cui il cacciatore confermi la sua preparazione e la sua partecipazione. Il cacciatore, fruitore e gestore del territorio, deve essere di esempio e segno tangibile di correttezza e di rispetto, non solo verso queste strutture che sono costate sacrificio, fatica e sudore, ma verso la proprietà e le cose altrui. La Federcaccia di San Miniato coadiuvata dalle Guardie Venatorie, invita i propri associati ed i cacciatori tutti al massimo rispetto. Il percorso prevede anche un incontro con le istituzioni locali. In particolare con l’assessore alle Politiche venatorie dalla quale siamo in attesa di ricevere la comunicazione della data per sederci ad un tavolo di concertazione ed affrontare temi legati alla gestione del territorio comunale. E’ opportuno sottolineare, come già fatto dal Presidente Regionale della Federcaccia, che San Miniato è il Comune con la più alta densità venatoria della Provincia, esempio di gestione ed elevato livello di partecipazione del mondo venatorio. La nostra è un’area in cui si registra il minor numero di danni alle colture agricole, grazie all’impegno, alla serietà e alla collaborazione, tra cacciatori, agricoltori e tartufai. Insomma, una ‘zona’ sulla quale investire e da prendere ad esempio. Su queste conclusioni è impegno della Federcaccia di San Miniato, continuare ad operare per costruire il nostro futuro, mettendo a disposizione, attraverso i nostri organi dirigenziali e con l’utilizzo del nostro Ufficio, collaborazione e sinergie per riqualificare il territorio comunale, che fatto salvo alcune aree, vive in un stato di abbandono preoccupante e dequalificante specie per un Comune attraversato dalla via Francigena”.

 

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