Il tartufo di Giglioli punta alto: tra Fico e salone dei 500

Sarà una Mostra mercato del tartufo bianco di San Miniato, almeno negli intenti, di grande respiro ambientale, gastronomico e culturale. L’edizione 2019, la prima dell’amministrazione Giglioli, punta a essere un’edizione che farà decollare la manifestazione e lancerà, per la prima volta, la Mostra mercato in una dimensione pienamente Toscana e nazionale. Un nuovo inizio alla soglia dei 50 anni, quindi, per una manifestazione che doveva essere in primo luogo incentrata sul tartufo, sulla ‘cultura’ e sulla promozione del territorio.

Poi, di tempo per crescere da qui ai prossimi 5 anni ce ne sarà. La squadra di governo sembra essere partita bene per l’organizzazione dell’edizione 2019, nonostante l’amministrazione si sia insediata da circa 3 mesi: tante idee, tanta voglia di fare per San Miniato e per tutte le sue realtà che ruotano intorno all’universo tartufo e soprattutto, la capacità di una squadra di governo giovane e scevra da pregiudizi che guarda alla mostra nell’interesse del territorio.
Questa mattina sabato 14 settembre, in un primo appuntamento ‘al Tartufo’ al bar Essenza di San Miniato, sono state presentate le prime iniziative dell’edizione, con la partecipazione dell’associazione Tartufai delle colline samminiatesi – che raggruppa più di 400 soci su 30 comuni – e i rappresentati delle associazioni che curano le manifestazioni collaterali ma non meno importanti che si svolgono nelle frazioni del comune, prima di arrivare nel calendario alla mostra mercato.
Un dato questo, quello del lavoro insieme, non indifferente e che si sperimenta per la prima volta a San Miniato grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale e in particolare dell’assessore Elisa Montanelli: le associazioni lavoreranno tutte insieme cercando di creare una serie di eventi che avrebbero fatto comunque ma che adesso sono messi a regime e che saranno un percorso nella cultura del tartufo e della cucina sul territorio che culminerà con gli appuntamenti principale della Mostra Mercato. Primo passo sarà la presentazione regionale di tutto il cartellone della stagione del tartufo, a cominciare proprio dagli eventi della frazioni la cui comunicazione è curata da Fabrizio Mandorlini che si svolgerà il 25 settembre, mentre il 24, probabilmente nei locali del convento di San Francesco, ci sarà una sorta di cena inaugurale per le manifestazioni curata dalle cuoche tutte le associazioni che organizzano le manifestazioni nella frazioni. Poi cominceranno le varie iniziative. Un modo per valorizzare tutte le opportunità del territorio che altrimenti rischiavano di rimanere sempre relegate ad un ruolo locale.
Poi ci sono le azioni di promozione del territorio, gli eventi culturali e ovviamente i giorni del tartufo nel centro storico. “Quest’anno per la prima volta il tartufo di San Miniato sarà presente anche a Fico, il parco del cibo, la fiera permanente – spiega l’assessore al Turismo Elisa Montanelli – dove andremo per due giorni, il 12 e il 13 ottobre, con un nostro stand e potremo presentare il tartufo di San Miniato, un’occasione per promuovere il tartufo in un contesto importante e di respiro nazionale. Poi ci saranno – continua Montanelli – gli eventi di promozione regionale. Per la prima volta il tartufo di San Miniato varcherà la soglia del Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze dove la mostra mercato verrà presentata. Proprio nel salone dei 500 negli affreschi infatti è dipinta anche San Miniato come comune amico di Firenze”.
Ma come ogni anno la mostra mercato del tartufo sarà anche caratterizzata dalle iniziative culturali che per quest’anno si preannunciano piuttosto interessanti. “Quest’anno ricorrendo il cinquecentesimo della nascita di Cosimo primo dei Medici, il primo granduca di Toscana ed essendo il suo nome legato a un samminiatese illustre, Ugolino Grifoni che servì nella sua corte con compiti di rilievo, abbiamo deciso di organizzare un convegno proprio su Ugolino Grifoni che alla corte di Firenze fu maestro generale dell’Ospedale di San Iacopo Altopascio, samminiatese del sedicesimo secolo della famiglia Grifoni la stessa del palazzo prima opera dell’architettura rinascimentale che fu realizzata a San Miniato”.
Sul piano ambientale, tema che già lo scorso anno la mostra del tartufo aveva toccato, sarà rinforzato l’impegno per rendere le varie iniziative Plastic Free. “Stiamo lavorando molto a San Miniato per avere una mostra e un territorio il più possibile libero dalla plastica – ha spiegato il sindaco Giglioli -, quindi l’impegno per rendere la Mostra e gli eventi collegati liberi dalla plastica è stato potenziato, basta pensare che avremo due fontanelli pubblici per l’acqua allacciati all’acquedotto. Questo, del resto, pur forse non essendo molto originale, va nella logica del nostro territorio che ospita l’indotto conciario ma ha sempre cercato e raggiunto la sostenibilità ambientale”. Poi Giglioli ha annunciato che tra i vari ospiti forse l’amministrazione comunale riuscirà a portare a San Miniato il ministro dell’agricoltura del governo M5s-Pd Teresa Bellanova. “L’obiettivo da qui ai prossimi anni, per quest’anno temo che non ce la faremo, è quello di puntare ad ottene il patrocinio del ministero dell’agricoltura e del ministero dell’ambiente, traguardo ambizioso ma che sarebbe significativo e importante per una manifestazione come questa”. (g.m.)

 

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