Case antisisma, a San Miniato nuovo sistema di costruzione foto

La nuova frontiera del cemento è arrivata a San Miniato: è il sistema di prefabbricazione in cemento armato a pannelli portanti, che è nato già dagli anni ‘70, ma nel tempo è stato aggiornato e migliorato. Nella zona del cuoio un sola casa, a Isola di San Miniato, è stata costruita con questo sistema, ma già vent’anni fa. Ora è in corso la costruzione del secondo prefabbricato con le nuove caratteristiche dell’ultima versione del sistema antisismico, in via Fogazzaro a San Miniato Basso.

I vantaggi portati da questo tipo di costruzioni innovative sono molteplici: primo su tutti la velocità d’esecuzione. Nel giro di pochi mesi si riesce a costruire una palazzina sviluppata su un massimo di quattro livelli. Il minor peso dei pannelli utilizzati rispetto a quelli usati per le costruzioni tradizionali ne agevola anche il trasporto. I costi di un immobile rimangono sostanzialmente invariati, se non addirittura tendenzialmente inferiori rispetto ai classici prefabbricati. Sul versante antisismico, ci sono dei vantaggi strutturali che derivano dall’utilizzo di materiali in grado di tenere l’immobile unito, come fosse un unico pezzo e non il risultato di tante componenti tenute insieme da giunti e collegamenti. La conseguenza diretta che deriva dall’utilizzo strategico del calcestruzzo è una diversa risposta alle oscillazioni di un sisma e alle successive scosse di assestamento.
“La scelta di questo sistema – racconta Giacomo Pannocchia, socio di Tecnoedil, una delle ditte impegnate nella costruzione – viene dopo la valutazione di diverse soluzioni. Questa sicuramente è la più veloce. Qui c’è un materiale unico: lo scheletro in cemento armato è elastico di fronte alle scosse perché è un blocco unico. Il laterizio invece è rigido e le componenti sono molte quindi in caso di sisma ogni componente reagisce in maniera diversa, anche di fronte alle scosse di assestamento”.
I pannelli del prefabbricato vengono uniti grazie a una colatura di calcestruzzo che permette di fare della struttura un unico blocco. L’armatura è fatta con un tipo di calcestruzzo che viene preparato in pochi minuti e a cui vengono aggiunti degli additivi e viene colato quanto è ancora molto liquido e quindi lavorabile. In questo modo ne beneficia la durabilità del materiale e la resistenza del calcestruzzo che, test alla mano, è in grado di reggere 550 chili al centimetro quadrato a fronte dei 320 di un calcestruzzo tradizionale lavorato in una betoniera. A differenza di altri sistemi è fatto di pannelli portanti con certificazione ministeriale rinnovata ogni 3 anni. Questo vuol dire che periodicamente le strutture vengono sottoposte a test di resistenza che finora hanno superato a pieni voti. Si possono realizzare fabbricati che hanno altezza di quatto livelli, compreso il seminterrato. Non ci sono restrizioni sul tipo di classe energetica e gli impianti sono già predisposti.
È soddisfatto della sua scelta Maurizio Martorelli, il futuro proprietario del bifamiliare che sta sorgendo in via Fogazzaro. Come spiega Pannocchia, che ha seguito tutte le fasi, “a maggio abbiamo firmato il compromesso, i lavori sono iniziati il 23 settembre e contiamo di finire nel gennaio 2020. La parte che richiede più tempo è la progettazione, che è stata fatta a cura dello studio Ottobri, ma poi il montaggio è veloce”. D’altra parte, è già nella progettazione che prende forma la casa, una progettazione che, nonostante il sistema a pannelli portanti, non impedisce di soddisfare le richieste dei committenti. Anzi, questo sistema è compatibile con una libertà architettonica e non ha vincoli in più rispetto alle normali costruzioni.
“Riusciamo a fare qualsiasi tipo di costruzione e seguire il progetto della committenza – spiega Maurizio Milli, direttore tecnico di Rapid Casa, impresa capofila per quanto riguarda i sistemi di prefabbricazione in cemento armato a pannelli portanti – Possiamo fare pannelli di qualsiasi dimensione quindi siamo versatili nei confronti della clientela. Qui di standard non c’è niente. Da un punto di vista sismico è una struttura che si comporta meglio del cemento armato tradizionale dove le tamponature si rompono. I pannelli qui sono tenuto insieme da calcestruzzo colato. Ci vuole un impegno tecnico che molte aziende hanno evitato, specializzandosi invece sul capannone, più facile da realizzare”.

 

 

Giuseppe Zagaria

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