Mostra mercato del tartufo, via alla 49esima edizione – Foto foto

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Un patto per il turismo intercomunale e la nomina di nuovi ambasciatori prima del taglio del nastro. L’edizione numero 49 della Mostra mercato nazionale del tartufo bianco di San Miniato inizia così, con Simone Giglioli, sindaco di San Miniato, seduto al fianco di Paolo Calcinaro, sindaco della città marchigiana di Fermo.

Poi la sfilata degli sbandieratori della Cavalcata dell’assunta per le vie del centro e in un attimo la Rocca è tornata ai tempi passati. La rievocazione di Ugolino Grifoni, il nobile dalla cui volontà è nato palazzo Grifoni, di Giacomo Leopardi e Giosuè Carducci, venuti direttamente dalle Marche, di Napoleone Bonaparte si adattava perfettamente al contesto del centro storico di San Miniato. Alla vigilia del mezzo secolo la Mostra mercato di San Miniato prende il via dopo un lungo percorso di preparazione che si è distinto, rispetto alle scorse edizioni, per essere più inclusivo, più organico, mettendo in risalto anche le sagre satellite che ruotano intorno all’evento centrale. D’altra parte, come ha ricordato Delio Fiordispina, presidente di San Miniato Promozione, l’ente che cura la Mostra, la stessa Mostra è iniziata 50 anni fa come una sagra di paese. Nel corso degli anni, con il lavoro delle associazioni e dei commercianti, è riuscita ad assumere un rilievo nazionale.
Al taglio del nastro erano presenti oltre alle autorità sanminiatesi anche le delegazioni dei comuni di Recanati e di Sant’Elpidio a Mare, nonché della regione Toscana. Eugenio Giani, presidente del consiglio regionale, insieme ai consiglieri Andrea Pieroni, Antonio Mazzeo e Alessandra Nardini hanno rappresentato la Regione indicando San Miniato come capoluogo del tartufo di eccellenza. Un’apertura all’insegna della collaborazione e del connubio tra enogastronomia e cultura. A questo si aggiunge la nomina di sette nuovi ambasciatori del tartufo che vengono dai campi più disparati: cinema, giornalismo, enogastronomia, spettacolo. I nuovi ambasciatori che hanno ricevuto il medaglione con lo stemma di San Miniato sono Luigi Terzago, presidente della Fisar, Alfonso, Cauterccio, una delle più importanti firme del giornalismo ambientale e già ospite della Rocca in occasione del convegno di GreenAccord, Gioacchino Bonsignore, conduttore di Tg5 Gusto, Alberto Lupini, direttore di Italia a tavola, Giuseppe Calabrese, penna di Repubblica, Marco Ardemagni, scrittore e Erik Tonelli, attore sanminiatese doc recentemente impegnato nella fiction Un posto al sole. La mattinata è iniziata nel palazzo comunale, tra gli affreschi trecenteschi della Sala delle sette virtù. Lì, Simone Giglioli e Paolo Calcinaro hanno firmato ufficialmente il patto per sviluppare il turismo in entrambe le città.
“Iniziamo la maratona che ci accompagna per tutto novembre – ha detto Giglioli – con la firma del patto di collaborazione col comune di Fermo e l’investitura ambasciatori: questo è l’inizio. Il mio principale augurio è che i visitatori si godano la città. Circa 100mila persone sono attese in questo mese”.
Le due città, e più in generale le due regioni, intessono rapporto molto stretti sotto diversi punti di vista. Sono entrambe terre di tartufo e hanno in comune anche qualche personaggio che ha fatto la storia della letteratura italiana. Com’è noto Leopardi è nato a Recanati, mentre Giosuè Carducci, grande cultore di Leopardi, ha vissuto a San Miniato. Ma i legami che stringono le due città sono anche di natura produttiva. Se a San Miniato una della attività principali è la pelle, nella città marchigiana c’è un polo calzaturiero a cui arriva la materia prima del comprensorio del Cuoio. Il patto per il turismo è solo uno dei tanti fronti di collaborazione.
“È un’opportunità per il nostro comune – le parole di Calcinaro, sindaco di Fermo -. l’Italia ha una fortissima spina dorsale, che è quella dei comuni. Fermo e San Miniato sono anche piuttosto simili da un punto di vista di abitanti. Con questo scambio c’è la crescita comune di due municipalità. Replico il mio invito a Fermo a Tipicità, la nostra manifestazione sul buon mangiare”.

 

Giuseppe Zagaria

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